Senato approva Italicum: tutto sulla nuova legge elettorale

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Il Senato ha dato il via libera all’approvazione dell’Italicum con 184 favorevoli, 66 contrari, 2 astenuti. Non hanno partecipato al voto i 23 esponenti della minoranza del Partito Democratico. Ora il testo rimbalza alla Camera, dove tuttavia il governo gode di una larga maggioranza. Insomma, lo scoglio più grande è stato superato: il passaggio dell’Italicum alla Camera rappresenta solo una formalità per l’approvazione definitiva. In cosa consiste l’Italicum, la legge con cui gli italiani eleggeranno il prossimo Presidente del Consiglio? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Per poter entrare alla Camera occorre supera la soglia di sbarramento, posta al 3%: i partiti che non raggiungeranno tale soglia non avranno rappresentanti in Parlamento.  La singola lista (non più la coalizione) che raggiungerà il 40% dei consensi otterrà un premio di maggioranza (pari al 55%), così da avere la maggioranza assoluta in Parlamento: 340 seggi (sui 630 totali) saranno assegnati alla lista vincente. Nel caso in cui nessuna formazione politica raggiungesse la soglia del 40% si profilerà un ballottaggio tra le due liste che hanno ricevuto più voti. Il partito che vincerà il ballottaggio otterrà la maggioranza dei seggi alla Camera. Tutto questo per garantire governabilità ed un vincitore certo, capace di assumersi la responsabilità dell’azione politica per tutta la durata della legislatura. Mai più “inciuci” e governi dalle larghe intese. Il nuovo sistema elettorale presenta un mix tra preferenze e capilista bloccati. L’Italia è stata suddivisa in 100 collegi. Per ogni collegio ci sarà un capolista bloccato scelto dal partito (quindi, 100 in tutto), che si potrà candidare in dieci collegi differenti. L’elettore potrà esprimere una doppia preferenza di genere (un candidato uomo e un candidato donna) non indicati come capilista.
Infine, la nuova legge elettorale entrerà in vigore solo a partire dal primo luglio 2016 per consentire l’approvazione delle altre riforme istituzionali intraprese dal governo Renzi, in particolare la Riforma del Senato (che garantirà il superamento del Bicameralismo Perfetto) e la Riforma del Titolo V della Costituzione. Nel caso si andasse a elezioni anticipati, prima del luglio 2016, si voterà con il cosiddetto Consultellum, come stabilito dalla Corte Costituzionale dopo la bocciatura dalla vecchia legge elettorale, il Porcellum a firma Calderoli.

Ministro delle Riforme Costituzionali, Maria Elena Boschi

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