Sant’Eusebio (Genova) – E’ stata ritrovata cadavere nella sua abitazione, da sola, senza che nessuno le abbia prestato i primi soccorsi che forse avrebbero potuto salvarle la vita. La macabra scoperta è stata effettuata da un conoscente della “vittima”, due nottate fa, entrando nell’ appartamento della donna. Denise Casu, 40 anni, era una massaggiatrice nota a Sant’Eusebio: da anni si era appassionata alle pratiche orientali del Reiki e a quelle statunitensi del Theta Healing, ritenute talmente efficaci dalla donna da effettuarle anche su se stessa. Peccato che tali tecniche di guarigione – la cui attendibilità è attualmente oggetto di dibattiti – non le abbiano portato alcun beneficio, anzi.
Stando alle prime indagini condotte dalle forze dell’ ordine, la massaggiatrice soffriva da tempo di una severa forma di diabete, che la Casu rifiutava di curare con la medicina tradizionale. La donna, madre di una bambina, era stata costretta a separarsi da lei proprio a causa delle sue cagionevoli condizioni di salute e della sua precarietà lavorativa: nonostante le competenze acquisite negli anni come massaggiatrice, infatti, la Casu non era riuscita a fare della propria passione un impiego stabile per poter garantire alla sua famiglia una vita dignitosa.
Secondo i primi rilievi effettuati dai Carabinieri su richiesta del PM Emilio Gatti, Denise Casu sarebbe stata trovata riversa sul proprio letto; a fianco del corpo della massaggiatrice delle tracce di sangue che, però, non sembrano essere state indotte da eventuali violenze o aggressioni. Il PM ha deciso, tuttavia, di aprire un fascicolo per omissione di soccorso a carico di ignoti: la notte della sua morte, infatti, la massaggiatrice aveva accolto nel suo appartamento in via Valtrebbia un conoscente che probabilmente non ha prestato soccorso alla donna, lasciandola in balia del suo tragico destino. Sulla salma della massaggiatrice di Sant’Eusebio sono in corso i primi esami autoptici per accertare le cause del decesso.