ISIS – Anonymous ha bloccato centinaia di account Twitter e Facebook facenti riferimento all’Isis e ha pubblicato gli indirizzi IP e web utilizzati dai terroristi. “Sarete trattati come un virus, e noi siamo la cura” dicono gli attivisti nel loro video pubblicato qualche giorno fa su YouTube. La campagna da parte di Anonymous contro l’Isis è iniziata dopo la strage di Charlie Hebdo. “L’Operazione Isis continua”, affermano gli hackivisti. “Siamo musulmani, cristiani, ebrei…. i terroristi che si definiscono Stato islamico non sono musulmani. Attaccheremo e metteremo offline tutti i loro siti”.
La Polizia italiana ha già oscurato una ventina di siti internet jhadisti nelle ultime settimane, monitorandone circa 400 al giorno. In una nota, la Polizia afferma che “dopo l’attentato a Charlie Hebdo, il delicato compito della Polizia delle Comunicazioni di scandagliare il Web alla ricerca di siti, blog, forum e social network che inneggiano al jihad è diventato un vero e proprio allarme rosso”.
A seguito della direttiva dello scorso novembre, i miliziani dell’Isis a Raqqa hanno deciso di abbandonare tutti i prodotti Apple (iPhone, iPad e iPod) nel timore di essere rintracciati. “Dicono che gli Usa possono vedere quello che fai”, ammette uno degli attivisti anti-Isis di Raqqa. Inoltre, nei territori ancora sotto il proprio controllo, “l’Isis ha creato gruppi di tecnici per bloccare il servizio Gps, cosa che viene richiesta anche ai combattenti”.
https://www.youtube.com/watch?v=LiFrjbjASk4