Nella notte tra sabato 28 marzo e domenica 29 tornerà ufficialmente l’ora legale e le lancette dei nostri orologi verranno spostate avanti di un’ora. Per esattamente sette mesi, fino alla notte tra il 24 e 25 ottobre, l’ora solare verrà dimenticata portando a un risparmio medio dei consumi di energia elettrica stimato lo scorso anno di circa 556,7 milioni di kilowattora e, in termini di costi, si è avuto un abbassamento di 92,6 milioni di euro.
Il passaggio all’ora legale è sempre stato oggetto di studi, tanto che negli ultimi anni i ricercatori si sono arrovellati per misurarne gli effetti sulla vita quotidiana passando dalla qualità del sonno fino al rischio di incidenti stradali passando per il girovagare su internet: “L’inizio dell’ora legale – scrivono i ricercatori del Karolinska Institut di Stoccolma citati dal Los Angeles Times – sono come un enorme esperimento naturale. In particolare noi abbiamo notato un aumento del 4% degli attacchi cardiaci nella settimana successiva all’introduzione”.
Oltre ai rischi per il cuore, sono stati fatti degli studi sul sonno. Una ricerca condotta su 14 studenti, coordinata da Antonio Tonetti dell’Università di Bologna, ha evidenziato un maggior numero di risvegli notturni e una difficoltà maggiore nel volersi alzare dal letto la mattina nei giorni successivi all’entrata nell’ora legale. Altri effetti negativi sono stati trovati sugli ormoni dello stress, che tendono ad aumentare del 5%, e sulla voglia di distrarsi su internet mentre si è al lavoro.