Benché in Italia sia stata debellata da decenni, la malaria continua ad essere una malattia piuttosto diffusa in altre parti del mondo, considerando che colpisce ben 200 milioni di persone ogni anno, in particolar modo nel continente africano. Sino ad oggi sono stati effettuati numerosi studi per realizzare vaccini e spray medici efficaci, ciò nonostante i risultati migliori si ottengono ancora attraverso la prevenzione meccanica, ovvero installando zanzariere di protezione nelle abitazioni.
Un nuovo studio condotto da scienziati dell’Istituto Cochin di Parigi, del CNRS e dell’Inserm, i cui risultati sono basati anche su ricerche di altri istituti quali il Pasteur, l’Università di Parigi-Decartes e la prestigiosa Scuola di medicina e igiene tropicale di Londra, ha tuttavia trovato un nuovo, prezioso quanto inaspettato alleato per combatterla, ovvero il Viagra. La celebre “pillola blu dell’amore”, scientificamente chiamata citrato di sildenafil e utilizzata per contrastare la disfunzione erettile, benché sia stata concepita per curare malattie cardiache, riuscirebbe infatti a spezzare il ciclo del Plasmodium falciparum, il parassita trasmesso dalla zanzara anofele che provoca la malaria.
Secondo i ricercatori francesi, il Viagra non farebbe altro che rendere più resistenti i globuli rossi, rendendoli riconoscibili dalla milza come malati (quando infettati dal plasmodio passano liberamente attraverso l’organo) che in questo modo può avviare il naturale processo di eliminazione, evitando la diffusione nell’organismo e i classici sintomi della malaria. Lo studio è stato pubblicato sull’autorevole rivista scientifica Plos Pathogens, tuttavia saranno necessarie ulteriori analisi per verificare la piena efficacia del Viagra ed avviare eventuali test clinici, ovvero la sperimentazione sull’uomo.