E’ ufficialmente iniziata la volata finale: mancano sette giorni alle elezioni regionali. Sette come le regioni in cui i cittadini sono chiamati alle urne: Toscana, Marche, Umbria, Campania, Liguria, Veneto e Puglia. Matteo Renzi si mette sulla difensiva: “Fosse anche 4-3 sarebbe una vittoria del Partito Democratico”. Infatti, il possibile trionfo della Lega in Veneto e il rischio di perdere in Campania e Liguria impongono al premier un profilo basso. E’ il ministro Maria Elena Boschi a ribadire il concetto: “Penso che in ogni caso l’esito del voto non influenzerà il futuro del governo”.
SPECIALE ELEZIONI: COME SI VOTA IN OGNI REGIONE
Di tutt’altro tono le dichiarazioni delle opposizioni, Matteo Salvini in testa. Il leader del Carroccio, forte degli ultimi sondaggi che vedono la Lega Nord in costante crescita, lancia un messaggio preciso a Matteo Renzi e a Silvio Berlusconi: “Se gli elettori andassero a votare e noi fossimo i secondi dopo Renzi, io ci sono, non mi tiro indietro: sarò l’anti-Renzi“. Berlusconi (peraltro alleato di Matteo Salvini in alcune regioni) dribbla le provocazioni e rilancia il grande progetto di un partito dei moderati. “Il leader? Verrà scelto dal popolo, ma non con le primarie”, annuncia l’ex Cavaliere nel salotto di Fabio Fazio.
Mentre Renzi si prepara a prendere d’assedio gli spazi televisivi, il Movimento Cinque Stelle invade le piazze d’Italia. Proprio il Movimento di Beppe Grillo potrebbe risultare la grande sorpresa di queste elezioni regionali: lontano dai riflettori dei media, ma vicini agli interessi dei cittadini. I recenti sondaggi non danno molte speranze di vittoria ai grillini, che potrebbero comunque affermarsi come primo partito a livello regionale.