Secondo la religione cristiana e non solo, dove sono carità e amore è lì che troveremo la presenza di Dio. Eppure, il Signore alberga in ogni luogo, anche in quello più ostico o, è proprio il caso di dirlo, non convenzionale. La religione al tempo dei social network si rinnova, vestendo un abito più “tecnologico” al fine di avvicinare anche i più giovani ed i più scettici alla fede. “In amore e in guerra ogni mezzo è lecito”, devono aver pensato alcuni praticanti evangelici brasiliani, che hanno dato il via ad un progetto alquanto curioso: la creazione di un social network dedicato ai ferventi credenti e non solo. Così è nato FaceGloria, il Facebook a misura di religioso.
Con il suo profano predecessore – al secolo Facebook – FaceGloria ha parecchio in comune: schermate home piuttosto simili, condivisione di stati, video, messaggi, foto. Va bene anche postare fotografie di seducenti Brasiliane in bikini, perchè anche esse sono creature di Dio: su questo punto il fondatore di FaceGloria Atila Baros è irremovibile, pur rivendicando la “purezza” del social network, definito “La rete perfetta per condividere con altri l’amore e la sapienza cristiana”.
Le analogie con il lontano parente Facebook, però, finiscono qui. Con il suo design rassicurante fatto di cielo terso e nuvole bianchissime, FaceGloria ha sostituito gli antipatici “Like” (i “Mi piace” nostrani, tanto per intenderci) con i più inerenti “Amen” per esprimere il proprio entusiasmo di fronte ad un’immagine, un filmato o uno stato condiviso. Baros – che oltre ad aver ideato il sito ne ha anche curato in prima persona l’aspetto “estetico” – tiene a sottolineare che “FaceGloria.com si rivolge “Alla famiglia e ai giovani con la testa a posto”: tale affermazione implica una massiccia “censura” di alcune tematiche ritenute da sempre un tabù dai credenti religiosi.
Dietrofront, quindi, a post dal contenuto pedopornografico, violento o incoraggiante all’uso di droghe o alcol. Ma non finisce qui: FaceGloria assume un atteggiamento altrettanto ostruzionista nei confronti delle parolacce e dei post a contenuto anche velatamente omosessuale. Perchè, anche se agli occhi di Dio siamo tutti suoi figli, sull’universo di FaceGloria non funziona esattamente così.