E’ balzata in questi ultimi giorni agli “onori” della cronaca la vergognosa “consuetudine” di riservare ai nostri amici animali un trattamento tanto barbaro quanto ingiusto. I canili lager sono un’autentica macchia nel “curriculum” del nostro Paese, un atto di ignobile inciviltà che porta alla morte, ogni giorno, migliaia di poveri randagi in cerca di un posto dove sostare prima di ricevere un pò di meritato amore dal non sempre benevolo amico a due zampe. L’ultimo – solo in ordine temporale – canile lager smascherato nel Bel Paese è stato quello sito nell’Alessandrino, dove sono stati trovati vivi solo quattro esemplari. La struttura piemontese era invece piena di carcasse, ossa, cadaveri congelati di cani e persino di un gatto, gettati via come fossero immondizia: una barbarie che non può e non deve rimanere impunita.
L’Italia come la Cina: diversa Nazione, stessa tragedia. Nel corso dell’annuale Yulin Festival, il “Continente Giallo” manda al macello numerosi esemplari di cani e gatti, pronti ad essere “assaggiati” dagli stomaci più forti. Incerta è la provenienza di tale carne, che spesso e malvolentieri “salta” i controlli sanitari per finire sulle tavole dei Cinesi e non solo. Per realizzare lo Yulin Festival, però, vengono anche sacrificati cuccioli strappati a famiglie amorevoli e serviti in tavola quasi come fossero una prelibata portata di carne qualunque.