Termina con un tweet l’avventura politica del Ministro delle Finanze ellenico Yanis Varoufakis. “Subito dopo l’annuncio dei risultati del referendum, sono stato messo al corrente di una certa preferenza da alcuni partecipanti dell’Eurogruppo e ‘partner’ vari per una mia… ‘assenza’ dalle loro riunioni. Una ragione che il Primo Ministro ha giudicato potenzialmente utile per lui trovare un accordo. Per questo lascio oggi il Ministero delle Finanze”, ha spiegato Varoufakis sul proprio profilo Twitter all’indomani del trionfo del “No” al discusso referendum lanciato in Grecia dal Premier Tsipras. L’attuale ex Ministro ha preso questa scelta proprio confrontandosi con Tsipras. Dimissioni che suonano come una sorta di “sacrificio” fatto in nome del popolo greco, sempre più “euroscettico” e sempre più disperato a causa della tremenda crisi economica che rischia di mettere l’isola intera in ginocchio.
#MINISTERNOMORE. Giovanile, ironico, controverso: pochi ma sostanziali gli aggettivi per descrivere l’ “agnello sacrificale” Yanis Varoufakis, tanto amato dai Greci quanto mal tollerato dai creditori europei. Quei creditori che l’ex Ministro delle Finanze non aveva risparmiato da aspre critiche, apostrofandoli a poche ore dall’apertura delle urne come “terroristi”. Un Varoufakis che aveva fatto ricorso a Twitter per smentire le proprie dimissioni solo qualche giorno fa e che adesso parla nuovamente al popolo del Web, articolando le ragioni del suo “dietrofront” e lanciando nuove e feroci invettive contro i “nemici” europeisti.
“Porterò addosso con orgoglio il disgusto dei creditori”, ha spiegato Varoufakis, indugiando sui risultati dello storico referendum greco. “Lo sforzo sovrumano per onorare il coraggio del popolo della Grecia e il famoso OXI (NO) che i greci hanno donato ai democratici di tutto il Mondo, è solo l’inizio (…) Sosterrò appieno il Premier Tsipras, il nuovo Ministro delle Finanze e il nostro Governo”.
Sul web, intanto, è partita la Varoufakis-mania. L’hashtag #ministernomore è la più condivisa su Twitter, segno dell’enorme popolarità tra le masse incontrata dall’ex Ministro che ama la moto, presentarsi alle conferenze stampa in t-shirt e lanciare frecciate ai nemici della Grecia via social network.