L’Australia ha deciso di dichiarare battaglia ai gatti selvatici: l’intento è quello di preservare molte specie autoctone a rischio. Il governo ha annunciato, infatti, che in cinque anni ne dovranno essere abbattuti oltre due milioni e, contestualmente, saranno create nuove aree protette per la fauna locale con l’obiettivo di salvare 20 specie di mammiferi, 20 di uccelli e 30 piante a rischio di estinzione.
Il piano è stato illustrato in un documento pubblicato dalle autorità australiane. Il ministro dell’ambiente, Greg Hunt, ha sottolineato che due milioni di gatti dovranno essere abbattuti “umanamente” entro il 2020. Inoltre, secondo quanto riporta il Guardiani, il Paese dei canguri ha uno dei record peggiori di estinzione al mondo: il continente, dopo l’arrivo degli europei, ha visto estinguersi oltre 29 specie di mammiferi e altre 1800 sono a rischio.
I gatti selvatici, secondo il governo, rappresentano uno degli elementi che sta alterando l’ecosistema originario arrivando a minacciare decine di altre specie. Uno strumento utilizzato per “dare la caccia” a questi gatti è un’applicazione scaricabile sugli smartphone dal nome FeralCatScan, che consente di segnalare l’avvitamento di tali animali. “Stiamo tracciando una linea sulla sabbia oggi – spiega il ministro Hunt – che dice: ‘per il nostro orologio, e la nostra ora, stop altre estinzioni di specie’. È difficile, è una sfida, ma possiamo fare molto e meglio”. Canberra investirà in questo piano con 6,6 milioni di dollari, destinati particolarmente all’eliminazione dei gatti selvatici.