In molti si aspettavano che il Gran Premio di Valencia sarebbe stato decisivo nell’assegnare il titolo mondiale. Tuttavia, nessuno si sarebbe mai immaginato l’atmosfera infuocata che accompagnerà l’ultimo atto della stagione di Moto Gp: i veleni tra la coppia spagnola Lorenzo-Marquez e il leader della classifica Rossi si faranno sentire in pista. Valentino ha dalla sua i sette punti di vantaggio sul diretto rivale Jorge Lorenzo, ma partirà dall’ultima posizione della griglia di partenza: così hanno deciso i commissari di gara in Malesia per il discusso contatto con Marquez. L’impresa sembra proibitiva per il pilota pesarese, ma non tutto è perduto.
Rossi si laurea campione del mondo se arriva primo o secondo, a prescindere dalla posizione di Lorenzo. Se il Dottore sale sul gradino più basso del podio, Lorenzo non deve vincere la gara. Infatti, a parità di punti sarebbe Jorge Lorenzo a trionfare, perché ha vinto più gare nel corso della stagione. Con il maiorchino terzo, a Rossi basterebbe il sesto posto. Se Jorge Lorenzo arrivasse quarto a Rossi è sufficiente il nono posto, mentre servirebbe solo l’undicesimo posto se Lorenzo chiudesse il gran premio di Valencia in quinta posizione. Con lo spagnolo sesto al pesarese serve il dodicesimo posto e poi via scalando: con Lorenzo settimo basta la tredicesima posizione, con il maiorchino ottavo la quattordicesima e se lo spagnolo arrivasse nono sarebbe sufficiente il quindicesimo posto per il nove volte campione del mondo. Infine, se Lorenzo chiudesse decimo o peggio, Rossi sarebbe matematicamente iridato. Tuttavia, si sa, i numeri non contano nulla: l’appuntamento è fra tre settimane a Valencia. Per riscrivere la storia del motociclismo.