Donna freddata in casa ad Ancona, fermati figlia e fidanzato

Ancona

Ancona – Un terribile caso di cronaca nera che ricorda, seppur in maniera lieve, l’efferato delitto di Novi Ligure. Ora come allora, gli esecutori di un delitto che sembra quasi un agguato mafioso sono una coppia di giovani fidanzatini. Lei – appena 16 anni – ha guardato la sua “dolce metà” – un ragazzo italiano 18enne – freddare senza pietà Roberta Pierini e Fabio Giacconi, entrambi 49enni, nella loro abitazione in via Crivelli (un nome, quello della via, che suona come una pesante beffa della sorte) ad Ancona. La donna è morta sul colpo, mentre Fabio Giacconi continua a lottare tra la vita e la morte in ospedale. Due genitori traditi dalle voglie sentimentali della loro “bambina”, che da frutto del loro amore è diventata, assieme al suo fidanzatino, il loro “boia”.

FUTILI MOTIVI. La famiglia Giacconi abitava ad Ancona, poco lontano dal palazzo sede della regione Marche. Pare che Fabio e Roberta non approvassero la relazione della figlia sedicenne con il ragazzo che, nel giro di pochi minuti, si sarebbe rivalso sui mai sopportati “suoceri”, a seguito di una furiosa lite udita anche dai vicini, esplodendo almeno 5-6 colpi da una pistola calibro 9 x 21, sotto gli occhi compiaciuti della figlia della coppia. All’arrivo di forze dell’ordine e soccorsi del 118, il corpo di Roberta Pierini giaceva, oramai privo di vita, sul terrazzo. Fabio Giacconi è stato invece immediatamente soccorso e trasportato all’ospedale di Torrette ad Ancona, dove tuttora risulta ricoverato in prognosi riservata: le sue condizioni sembrerebbero essere disperate.

Sul fronte delle indagini, in mano alla Procura e al Comando Provinciale dei Carabinieri di Ancona, si è proceduto all’immediato fermo della “coppia killer”, che subito dopo il delitto avrebbe tentato di fuggire per coronare il proprio “sogno d’amore”. Un sogno finito nel sangue, quello dei due genitori amorevoli della ragazza, che potrebbe costare alla giovanissima e crudele coppia un finale ben diverso da quello loro prospettato, da consumare dietro le sbarre di un angusto penitenziario.