“La casa di Ermes? Meglio distrutta che ai ladri!”

La casa di Ermes MattielliARSIERO – Ieri pomeriggio ha avuto luogo il funerale dell’ex rigattiere Ermes Mattielli, l’uomo che sparò a due ladri che entrarono nella sua proprietà nella notte del 13 giugno 2006. Il rigattiere è morto di infarto dopo essere stato condannato a 5 anni e 4 mesi di carcere per duplice tentato omicidio e costretto a risarcire le vittime di 135mila euro. Circa un migliaio di persone si sono recate alla chiesa di San Michele Arcangelo per porgere un ultimo saluto al rigattiere.

Joe Formaggio, il sindaco di Albettone che è stato sempre vicino ad Ermes Mattielli dopo la condanna del 7 ottobre, ha affermato: “Nella mia figura istituzionale non posso farlo materialmente, ma affermo che gradirei vedere la casa di Ermes abbattuta dalle ruspe, da parte di qualcuno, piuttosto che passi nel possesso dei due nomadi che la violarono la notte del 13 giugno 2006.” Il sindaco Formaggio ha poi annunciato che trova intollerabile che, per saldare il risarcimento di 135mila euro stabilito dal tribunale, lo Stato possa concedere l’abitazione di Ermes proprio a coloro che hanno cercato di derubarla 9 anni fa.

Le parole del sindaco hanno trovato un largo consenso tra i convenuti alla cerimonia. Formaggio ha accusato anche i politici, dichiarando che la politica si è resa conto troppo tardi di Ermes perché doveva aiutarlo 9 anni fa, subito dopo l’attacco dei due ladri alla sua proprietà. Ermes si è sentito crocefisso con la condanna del 7 ottobre e temeva che la sua casa venisse confiscata a vantaggio dei ladri. Lo stress causato è stato fatale per il rigattiere. Joe Formaggio ha poi sottolineato che bisogna riflettere e la politica deve lavorare da questo dramma per cambiare la Legge della legittima difesa in casa.

Al termine del funerale, una trentina di indipendentisti veneti giunti dal Veneziano con vessilli di San Marco hanno protestato contro la Lega nord e i sei sindaci presenti con la fascia istituzionale tricolore, gridando loro “via il tricolore” e “vergogna”. I veneti hanno accusato il partito di essersi “italianizzato”. Alex Cioni, leader del comitato dei cittadini Prima Noi, ha chiamato “sceneggiate indegne” quelle dei veneti fuori dalla chiesa. Ha dichiarato che alcuni dei presenti hanno confuso il funerale per una manifestazione politica.

Anche Luigino Mattielli, cugino ed erede rinunciatario dell’eredità data come risarcimento ai 2 ladri, è rimasto sorpreso dalla contestazione degli indipendentisti veneti che ha considerato strumentale e inopportuna. Sono molte le persone che vorrebbero vedere abbattuta la casa di Ermes purché non entri in possesso dei due ladri, pertanto bisogna restare in attesa di una decisione del tribunale.