Yury Revich, intervista al giovane talento della musica classica

Non notiamo sofferenti smorfie sul suo viso durante l’esecuzione, bensì sottili danze miste a disegni armonici e, talvolta, aperti sorrisi lanciati al direttore d’orchestra, il russo Stanislav Kochanovsky, con il quale Yury Revich suona per la prima volta.

Ogni ambito lavorativo è soggetto a politiche e strategie; quella vincente di Yury sembra essere, innanzitutto e semplicemente, la purezza nell’animo.

Speriamo quindi che la splendida Zhang Xian, direttrice musicale de laVerdi  (orchestra che, tra l’altro, tanto ha fatto e farà per approcciare alla musica i più giovani e che ha tenuto “a battesimo” il giovane violinista)  o che il grande Riccardo Chailly, o i direttori di altri importanti teatri, ci riportino presto Yury Revich a Milano, o in Italia.

E speriamo pure che, fra il pubblico, ci siano molti, molti di più, suoi coetanei, capaci di cogliere sfumature e intensità delle sue interpretazioni. Entusiasti ventenni che alla fine battano forte le mani -magari anche i piedi contro il parquet- urlando, con tutto il fiato che hanno in gola, un prorompente, fragoroso ed elettrizzato “Bravo!!!”

 

Giovanna Lilia Vergani per VNews24

Foto di Anita Alexandra Piroddi

 

Se volete conoscere altri dettagli e la discografia, ecco il sito di Yury Revich http://www.yuryrevich.com/web/

Il nostro consiglio, è di godervi questo suo concerto, la versione delle 4 stagioni di Vivaldi composta da Astor Piazzolla, noto musicista contemporaneo argentino.

https://youtu.be/0yBWF-aFEIg