ROMA – Dopo gli attentati a Parigi cresce la paura di un nuovo attentato e Roma sembra essere nel mirino dei terroristi. L’atmosfera è pesante, la Capitale è sorvegliata dalla polizia che cerca di tenere la situazione sotto controllo. La città però risente molto di tutta questa tensione. Un segnale è l’alto numero di disdette delle prenotazioni nei ristoranti in centro a Roma, soprattutto quelli delle grandi piazze come Piazza Navona. Il presidente della Federazione Italiana Cuochi Regione Lazio, Alessandro Circiello, spiega che oltre ai ristoranti anche i grandi alberghi sono colpiti ma invita a non fare allarmismi. Il prefetto della Capitale Franco Gabrielli ha parlato di scolaresche in fuga. Sarebbe stato contattato dai diversi dirigenti di alcune scuole che chiedevano se fosse opportuno venire in gita scolastica a Roma. Gabrielli ha spiegato che è giusto essere consapevoli delle possibili minacce ma ciò non deve condurre ad atteggiamenti di paura o psicosi e che “una società si rende invivibile con la paura”. Lo Stato sta lavorando per cercare di garantire la sicurezza.
Sono stati attuati controlli doppi da parte della Polizia italiana e poi della Gendarmeria Vaticana per entrare nella città del Vaticano. Le preoccupazioni sono maggiori con l’avvicinarsi del Giubileo, che inizierà l’8 dicembre. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano assicura che sarà rinforzata la vigilanza sui punti sensibili, come Piazza San Pietro e saranno stabilite postazioni di controllo. Il Papa, però, in una riflessione sul Giubileo durante l’udienza generale in Piazza San Pietro ha detto: “Per favore niente porte blindate nella Chiesa, niente, tutto aperto”, spiegando poi che la Chiesa non è la padrona della casa del Signore, ma la portinaia.