EODM – Intervista dura ma necessaria, quella rilasciata dal frontman degli Eagles of Death Metal Jesse Hughes a “Vice”. Sono passati dieci giorni dalla drammatica strage al Bataclan, nella quale sono morti tantissimi giovani che si trovavano nel teatro degli “orrori” per assistere all’esibizione della propria band del cuore. Hughes ricorda ancora quei tragici momenti: le urla, gli spari, la scia di cadaveri che si estendeva anche all’interno del camerino del gruppo. Ed è questo il momento più cruento rimembrato dal leader degli EODM, occhi lucidi ed emozione rotta nella voce, tremolante e timorosa davanti al microfono dell’inviato di “Vice”.
SALVO PER MIRACOLO. Hughes, accompagnato da Josh Homme – quest’ultimo grande assente al concerto tenuto al Bataclan dagli EODM – ha raccontato ai microfoni di “Vice” come i terroristi non abbiano avuto nessuna pietà per i giovani presenti in sala, sparando sulla folla senza fare alcuna distinzione. “Diverse persone sono fuggite nei nostri camerini ma i killer li hanno trovati e li hanno uccisi tutti – ha spiegato al giornalista Hughes – Molti sono stati uccisi per non lasciare i loro amici, si sono messi davanti a loro per proteggerli“.
Lo stralcio dell’intervista agli EODM, girato in rete prima della messa in onda del servizio (programmata per la prossima settimana), continua con il racconto di un “graziato” dai terroristi dell’Isis. E’ stato un caso, infatti, che i facinorosi killer non abbiano controllato sotto la giacca di Hughes, evitando così ad un bambino di perire sotto i colpi dei propri proiettili. Una testimonianza allarmante, che arricchisce i racconti dei sopravvissuti, dei paramedici, dei familiari delle vittime (tra i quali, ricordiamo i genitori ed il fidanzato della veneziana Valeria Solesin), ma che non può non suscitare qualche polemica.