L’INVITO DI WATERS. Ai seguaci della musica a 360 gradi non sarà passata inosservata la diatriba, risalente allo scorso luglio, tra gli EODM e la leggendaria figura dei Pink Floyd Roger Waters. Oggetto della contesa l’invito, da parte del “papà” di successi quali “Another brick in the wall”, di esimersi dall’esibirsi in Israele, boicottando così un Governo che perpetra, ai danni dei Palestinesi, dei soprusi che Waters aveva equiparato alle torture subite dagli Ebrei ad opera dei Tedeschi. Invito, quello manifestato da Waters, rimandato in malo modo al mittente proprio dal frontman degli EODM. “Solo due parole: F**k you” – contornato da un ancor più eloquente dito medio alzato al cielo – fu la risposta di Hughes e soci a Waters: una risposta che, forse, potrebbe aver spinto l’Isis a colpire proprio la band americana, sopravvissuta alla sparatoria ma dilaniata, per sempre, nell’animo.