A causa dei drammatici avvenimenti che hanno sconvolto Parigi due settimane fa, è passato in secondo piano il tema ambientalista, che verrà “snocciolato” proprio nella capitale francese a partire dal 30 novembre sino all’11 dicembre. La Terra è in serio pericolo: il riscaldamento globale causato dall’emissione indiscriminata di CO2 – causato non solo dalle fabbriche ma anche dalle nostre cattive abitudini – potrebbe condurre il nostro Pianeta ad un lento ma inesorabile disastro, mettendo a rischio tutte le specie animali che abitano il Globo terrestre e conducendo ad un altrettanto rischioso scioglimento dei ghiacciai. Tematiche delicate, da non sottovalutare, soprattutto per l’associazione Green Cross Italia, che ha deciso di sensibilizzare l’opinione pubblica con una importante campagna social: #2GradiESto.
#2GradiESto è il curioso nome dato alla campagna di Green Cross, associazione attiva in Italia sin dal 1998 ma presente in tutto il Mondo grazie alle sue sedi site in oltre 30 Paesi. L’intento di #2GradiESto è quello di coinvolgere la cittadinanza globale attraverso gli oramai sdoganati social network, per creare una duratura e consapevole rete di sensibilizzazione alle problematiche ambientali che affliggono la nostra bella Terra. “Lunghi periodi di siccità, piogge torrenziali, alluvioni, ondate di calore e gelo improvviso. Quello che fino a pochi anni fa era uno scenario fantascientifico sta diventando realtà a causa dei cambiamenti climatici, la cui portata e velocità sono oramai sempre più evidenti”, spiega sul proprio portale la Green Cross Italia. Uno scenario da film catastrofico, che sta divenendo – ahinoi – sempre più una realtà tangibile.
Mentre i grandi del Mondo si riuniranno a Parigi per tentare di porre fine al temibile surriscaldamento globale, l’associazione non resta a guardare e lancia la sua sfida ai “potenti” delle Nazioni Unite: collaborare per salvaguardare il Pianeta. “Dal 27 al 30 novembre, tutti i cittadini sono chiamati a inviare un messaggio ai leader mondiali, affinché abbiano il coraggio di raggiungere un accordo internazionale sulle emissioni inquinanti, per contenere l’aumento della temperatura media globale entro i 2 gradi Celsius”, spiegano i membri di green Cross. Senza tali accordi, si rischia “Un collasso dei ghiacci dell’Artide, e in particolare della calotta della Groenlandia, che porterebbe il livello del mare a salire di 7 metri rispetto all’attuale, qualora si raggiungessero i 4 gradi”, come evidenziato da eminenti scienziati.