MILANO – I medici dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano sono riusciti a rimuovere un tumore benigno da una bambina di appena 6 giorni. La massa cangerogena le stava crescendo sotto lo sterno ed era grande il doppio del suo cuore. A causa delle sue dimensioni, il tumore stava comprimendo gli organi vicini e impediva al sangue di circolare regolarmente. Il chirurgo fetale dell’ospedale, Nicola Persico, aveva già notato il problema quando la piccola si trovava ancora nell’utero. Aveva trattato la situazione con la laser terapia all’ottavo mese di gestazione in modo da bloccare i vasi sanguigni ed impedire che la massa tumorale si ingrandisse.
Il secondo intervento è stato eseguito il 3 novembre, quando la bambina aveva solo 6 giorni di vita. L’ospedale ha istituito un team multi-specialistico per pianificare e gestire al meglio l’intervento. Ginecologi e neonatologi hanno seguito la “procedura Exit”, ovvero hanno estratto la bambina solo parzialmente dall’utero della madre. La piccola è stata poi intubata e il suo legame con la placenta e il cordone ombelicale sono stati sfruttati come una circolazione extra-corporea. Il tumore avrebbe infatti compromesso le vie respiratorie e reso difficile alla piccola una respirazione autonoma. Il direttore del reparto di Neonatologia della Clinica Mangiagalli del Policlinico, Fabio Mosca, ha dichiarato: “Riuscire a garantire la possibilità di respirare alla nascita, con Exit, non era cosa scontata”. La piccola a breve lascerà la fondazione del Policlinico e potrà iniziare una normale vita.