L’uomo “più cattivo d’America” è stato finalmente arrestato dall’Fbi per frode. Martin Shkreli, che si è guadagnato il titolo di uomo “più cattivo d’America” è stato accusato di aver usato i soldi della società di cui era amministratore delegato, la Retrophin, per saldare i debiti accumulati con un fondo d’investimento da lui stesso creato, l’MSMB Capital Management.
Il manager 32enne fondatore della Turing Pharmaceutical è finito in manette questa mattina a New York, dove l’Fbi lo ha prelevato dalla sua abitazione. Arrestato anche il suo legale Evan L. Greebel. Secondo le accusa, Shkreli avrebbe truffato gli investitori del fondo MSMB, ora chiuso, che gestiva con uno schema Ponzi (nome legato all’immigrato italiano Carlo Ponzi autore di una delle più grandi truffe nella storia). Sembrerebbe inoltre che il giovane manager sfruttasse la società biotecnologica Retrophin usandola come “salvadanaio” per pagare gli investitori in MSMB, ingannati perché attirati degli elevati profitti promessi.
Il “più cattivo d’America” aveva cominciato a far parlare di sé quando a settembre aveva alzato il prezzo di un proprio farmaco salvavita per la cura dell’Aids, il Daraprim, portandolo da 13,50 a ben 750 dollari. La sua iniziativa gli è costata una pioggia di critiche, sollevate anche da Hillary Clinton, che l’ha definito “vergognoso”. Il giovane manager ha sempre mantenuto la calma spiegando semplicemente che l’aumento esponenziale del prezzo del Daraprim era funzionale al finanziamento per la ricerca di altri farmaci.