Punti oscuri. Al vaglio degli inquirenti sono i tracciati telefonici per scoprire con chi la vittima era in contatto la notte antecedente al delitto. Il telefonino di Ashley Olsen che sembrava essere scomparso nel nulla pare sia tra le mani degli inquirenti che lo stanno esaminando. All’interno dell’appartamento della donna è stato trovato un pezzo di vetro (rotto da tempo) posto su un armadio ed una sedia rotta. Delle fascette rinvenute sulla scena del crimine ed il corpo nudo della donna fanno pensare ad un gioco erotico. E poi c’è lui, Scout, l’amato Beagle che ha vegliato per due giorni al cadavere della sua padrona. Pare che il cane abbia abbaiato a lungo ma nessuno ha dato peso ai suoi lamenti. La presenza del cane sulla scena del crimine è uno dei dettagli, oltre all’assenza di qualunque forzatura sulla porta d’ingresso, che fa propendere gli inquirenti verso la pista dell’assassino “vicino” alla vittima. “In tempi rapidi si capirà chi è stato” ha detto Roberta Bruzzone, ospite stamane di Eleonora Daniele nella trasmissione “Storie Vere”.
I misteri del caso Olsen. Vito Francesco Paglia, l’inviato a Firenze per la trasmissione di cronaca condotta da Eleonora Daniele, ha posto in essere interessanti interrogativi: vista la presenza di un discreto numero di telecamere in zona (tra cui una posta proprio di fronte al palazzo dove Ashley abitava) c’è la probabilità che il killer della donna sia stato immortalato? L’inviato, inoltre, insieme con un collega, ha rinvenuto (intorno alle 11:30 circa della giornata di ieri) a 15 metri di distanza da casa della Olsen un reggiseno nero e logoro posto sul sellino di una bicicletta. Può essere un indizio? L’oggetto è stato repertato dagli inquirenti.