ISCHIA – Eleonora Buono ha 13 anni e sogna di giocare a pallavolo come la sorella Maria Cristina che milita nella serie D. Anche se affetta dalla Sindrome di Down, non si è arresa e si è impegnata duramente per guadagnarsi il suo posto in una squadra. Finalmente, ha esordito nel campionato federale Under 13 con la maglia dell’A.s.d. Ischia Pallavolo. “Era l’ultimo punto dell’ultimo set, ma non lo dimenticherà mai – ha raccontato papà Giovanni – In fondo, perché una bambina affetta da sindrome di Down non dovrebbe giocare a pallavolo?”
I genitori di Eleonora sono consapevoli che la figlia non diventerà una campionessa, ma sono comunque molto orgogliosi di vederla sorridere e divertirsi. La 13enne si sottopone agli allenamenti 2 volte a settimana, cercando sempre di tenere il ritmo delle compagne e facendo gli stessi esercizi che l’allenatore assegna a tutte: “Se sbaglia, l’aspettiamo. Chi fa coppia con lei, lo fa col sorriso sulle labbra, pronta a batterle il cinque”.
Eleonora non ha limiti psicomotori gravi, quindi giocare a pallavolo può solo farle bene. “Non è stato facile – ha spiegato la mamma Lula – Abbiamo scoperto che nostra figlia fosse Down soltanto dopo la nascita. Ti crolla il mondo addosso, pensi che non puoi farcela. Poi, però, scopri che la strada è in salita, ma può essere comunque meravigliosa”. Livio Manganozzi, vice presidente dell’Associazione Italiana Persone Down, ha spiegato che lo sport è un buon veicolo di integrazione e aiuta a relazionarsi. “La più forte della squadra? Sono io, naturalmente” ha spiegato la ragazza.