Maxi truffa a Pordenone: finto sposo fugge con 23mila euro

Truffa a PordenonePORDENONE – Si erano conosciuti casualmente per strada a fine estate, sembra l’inizio di un’incantevole storia d’amore, ma purtroppo non è così. In due mesi lui l’ha convinta di essere il suo fidanzato, di volerla sposare a tutti i costi e che per il matrimonio occorrevano moltissimi soldi. Lei, una giovane donna con un ritardo mentale, facile preda che gli ha creduto ciecamente arrivando a versargli fino a 23 mila euro. Poi più nulla, lui è inspiegabilmente sparito e ha fatto perdere le sue tracce lasciandola vittima di un’incredibile truffa.

Il mostro è Matteo Gavagnin, 45enne di Pordenone, che è stato condannato per circonvenzione di incapace. L’uomo, difeso da un avvocato d’ufficio, non si è mai presentato al processo né risposto alle sollecitazioni del legale che doveva garantirgli una difesa. La ricostruzione della triste vicenda è stata possibile grazie alle testimonianze della vittima e dei familiari. Nel settembre 2011 i due si incontrarono per strada. Gavagnin, con atteggiamenti cortesi e gentili, le fece credere di essere il suo fidanzato e cominciò a chiederle denaro. Più volte la costrinse a prelevare dal conto corrente 13 mila euro con la scusa che i soldi servivano per organizzare un matrimonio meraviglioso. Non solo, per riuscire nel malefico piano, Gavagnin si presentò anche alla famiglia della donna.

Poco prima di sparire, l’uomo cominciò a trattare personalmente per organizzare il fidanzamento con un ufficio postale di Pordenone. Dopo aver incassato 10 mila 302 euro è semplicemente scomparso. La famiglia si è subito rivolta alla polizia per denunciare l’accaduto. Secondo la Procura, Matteo Gavagnin avrebbe abusato dello stato mentale della donna per ingannarla e architettare la maxi truffa. Da qui, l’accusa di circonvenzione di incapace. Il processo è terminato ieri e il giudice Giorgio Cozzarini ha condannato Gavagnin a 2 anni e 3 mesi di carcere e al pagamento di una sanzione di 300 euro per la truffa.