VNews24 a “Biblioè – 150 luoghi comuni” di Trento

SEZIONE LETTURA. Queste sale sono state adibite a luogo di lettura, ospitando libri di varie biblioteche e mettendo anche a disposizione alcuni volumi da portare a casa. In questo spazio è presente anche una sezione dedicata a Roald Dalh, in onore del centenario della sua nascita, e alcuni volumi dedicati ad un pubblico più young. Infine, l’emeroteca è dedicata alla raccolta di riviste, giornali e pubblicazioni periodiche che risulta essere uno degli spazi più frequentati dalle biblioteche

SEZIONE MEMORIA. Biblioè ha creato anche un luogo dedicato all’esposizione di alcuni documenti che parlano del passato e nel quale le lingue si intrecciano. Sono presenti 2 pubblicazioni in lingua amarica degli anni ’30 del Novecento che riportano le istruzioni su come difendersi dagli attacchi del gas e sull’apertura del Parlamento etiope. Questi testi sono stati sottratti all’Etiopia durante l’occupazione italiana del 1935. È esposto anche un manoscritto etiope in lingua geez risalente al 19° secolo e il “Kammavaca” in lingua Pali, pregiato volume costruito da sottili asticelle rettangolari sovrapposte a cui sono state apposte degli strati di stoffa di un vecchio monaco. Sono stati esposti anche dei volumi che testimoniano il lavoro di una tipografia ebraica operante a Riva del Garda tra il 1557 e il 1563 e l’opera astronomica di Giuseppe Giusto Scaligero. Il “Codex Seraphinianus” è invece un testo illustrato con curiose metafore grafiche, ma scritto con una lingua inventata. Sono stati esposti anche dei santini, oggetti rappresentativi d’alta montagna e cartoline di vita quotidiana.

SEZIONE RICERCA. Questa ultima sezione di Biblioè si divide in ricerca analogica e ricerca digitale. Oltre alle postazioni Internet e si libri, sono presenti anche 2 progetti culturali dell’Ufficio del Sistema Bibliotecario Trentino per valorizzare la partecipazione dei giovani alla vita culturale del territorio, ovvero DNA (dai Nostri Avi) e UnderTrenta. Il primo cerca di raccogliere il patrimonio degli anni ’50, ’60 e ’70 del territorio, mentre il secondo è un giornale online nato per favorire l’espressione dei giovani ed esercitare il rispetto delle opinioni altrui.