Salerno, stupro di gruppo. Ecco l’orribile racconto della vittima

Stupro sulla spiaggia di Santa TeresaSALERNO – E’ successo due giorni fa, la notte del 17 maggio, presso la spiaggia Santa Teresa: una giovane donna di 31 anni è stata vittima di uno stupro da parte di due uomini. La ragazza è una macchinista di treni che si trovava nella città di Salerno per un concorso interno all’azienda per la quale lavora. La giovane ha raccontato di essere molto in ansia per quell’importante passo che avrebbe dovuto affrontare il 18 maggio, così ha deciso di fare una passeggiata rilassante in riva al mare per cercare un po’ di tranquillità e calma.

Durante la piacevole camminata, due giovani l’hanno avvicinata e hanno iniziato una conversazione con lei. Poco dopo, uno dei due è andato a comprare una birra, l’altro è rimasto a farle compagnia. Arrivato il momento dei saluti, i due si sono rifiutati di lasciar andare la ragazza: prima le hanno chiesto 50 euro, negategli dalla donna; successivamente, l’hanno trascinata sulla spiaggia, dove hanno abusato di lei ripetutamente a turno.

La vittima, ancora oggi sotto choc, ha dichiarato: “È stato un incubo. Non vedevo l’ora che finisse tutto, volevo solo che anche loro finissero di torturarmi”. Terminato lo stupro, uno dei due furfanti è scappato. L’altro, invece, l’avrebbe costretta a portarlo in giro con l’auto fino all’alba. Soltanto verso le 5, infatti, la giovane sarebbe riuscita a contattare un amico che ha chiamato le Forze dell’Ordine. I carabinieri sono così riusciti a catturare subito uno dei due uomini nella stessa mattinata.

L’altro complice dello stupro, intanto, è stato arrestato nella giornata di ieri 18 maggio, presso Piazza della Concordia verso le 19.30.E’ stato dapprima avvicinato da due carabinieri in borghese e poi accerchiato da altri membri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Salerno. I due stupratori, entrambi sulla trentina, sono di nazionalità marocchina. Oltre all’accusa di violenza sessuale, il Pubblico Ministero potrebbe richiedere l’aggravante del reato di sequestro di persona.

La giovane fa parte, ancora una volta, di un numero sempre maggiore di vittime di violenze sessuali: le donne non sono libere di camminare da sole la sera, di viaggiare da sole, di prendere un treno o un autobus di notte. Le donne, ancora oggi, non possono decidere per loro stesse quando, come e dove andare. E purtroppo ci sarà sempre qualcuno che avrà il cattivo gusto di dire: “Se l’è cercata”.

“La violenza è semplice; le alternative alla violenza sono complesse.” (Friedrich Hacker)