CITTÀ DEL CAPO – A causa di una rara allergia ad alcuni antidepressivi, Mpho Baodia era ricoverata in un ospedale a Klerksdorp, in Sudafrica, in gravissime condizioni. Il corpo era devastato da piaghe ed ustioni e per lei non sembravano esserci speranze. Disperati, i familiari hanno chiesta al prete di somministrarle l’estrema unzione, in seguito è accaduto l’inaspettato. La donna inizia lentamente a riprendere le forze e a guarire. “Non avrò più la pelle di prima – ha dichiarato – ma mi sento bene”.
Mpho, madre di due figli, aveva iniziato ad assumere antidepressivi nel 2010 a causa di una depressione post partum a cui si è aggiunta la perdita di un amico. Dopo qualche tempo, la donna ha notato uno strano sfogo alla pelle ma i medici avevano scambiato il problema per varicella. Solo in un secondo momento le è stata diagnostica una rara allergia ai componenti presenti negli antidepressivi. Ma ormai il suo corpo era già stato devastato dalla presenza di bolle e piaghe, sorte ovunque. Inoltre la sua pelle era coperta di ustioni causate dall’interno. “Mi sembrava di venire bruciata con un ferro da stiro”.
La malattia, potenzialmente fatale, sembrava in uno stato troppo avanzato per i medici. È quindi intervenuto il prete che, vista la tragica situazione della donna, ha deciso di somministrarle l’estrema unzione. Forse una coincidenza, forse un intervento divino o forse semplicemente il desiderio di non arrendersi: Mpho ha iniziato, lentamente, a riprendersi. Il suo corpo, soprattutto la pelle, porterà per sempre i segni delle piaghe che l’hanno devastata ma per la donna questo dettaglio è di scarsa importanza. “Giacevo lì, consapevole che potevo morire e ho capito che non dovevo arrendermi – ha raccontato in un’intervista la Mirror – Ho combattuto e ho vinto”.