INGHILTERRA – Era il 1991 quando il piccolo Ben Needham, di appena 21 mesi, scomparve senza lasciare traccia mentre si trovava con la madre sull’isola di Kos, in Grecia. Dopo mesi, le ricerche furono abbandonate ma Kerry, la madre di Ben, non perse mai la speranza di poter riabbracciare in futuro suo figlio. Ora un testimone si è fatto avanti raccontando di come il bambino fu schiacciato da una scavatrice il giorno stesso in cui scomparve. “Non potrò mai perdonare il killer di mio figlio – ha dichiarato la donna al Daily Mail – ma se il testimone avesse parlato prima non avrei vissuto nell’angoscia per tutti questi anni”. Non è stato ancora chiarito come mai l’uomo abbia aspettato tutto questo tempo per raccontare quanto visto. “Forse avrei potuto perdonare in passato – continua – ora no”.
Dopo la scomparsa del figlio, Kerry cadde in uno stato di profonda depressione. Una ferita la sua che difficilmente sarebbe guarita ma almeno non avrebbe vissuto gli ultimi 25 anni illudendosi di poter ritrovare Ben. Se quanto dichiarato dal testimone corrispondesse a realtà, la sua pena infatti sarebbe potuta finire pochi giorni dopo la tragedia. “Mi sarei distrutta dal dolore e non avrei potuto mai dimenticare il mio bambino – ha dichiarato – ma mi sarei messa l’animo in pace, avrei saputo dove si trovava e avrei potuto ricominciare a vivere”.
Secondo quando dichiarato, il bambino sarebbe stato schiacciato accidentalmente da una scavatrice. Alla guida del mezzo, secondo il testimone, c’era Konstantinos “Dino” Barkas che, dopo essersi accorto della tragedia, avrebbe deciso di nascondere il corpo di Ben sotto terra. Dopo questa rivelazione, la polizia di South Yorkshire ha deciso di riaprire il fascicolo sulla scomparsa del bambino. Benché sembri si tratti di un tragico incidente, gli inquirenti stanno indagando per omicidio. Per scoprire cosa sia realmente successo bisogna prima trovare i resti del bambino dal momento che il suo presunto killer è morto l’anno scorso.