USA – Nell’estate 1998 una neonata afroamericana venne rapita dalla sua culla ad appena 8 ore dal parto. La sua rapitrice, Gloria Williams, si finse un’infermiera e grazie al suo trasferimento riuscì ad allontanarsi dalla stanza con la piccola in braccio senza destare sospetti. Solo ora, dopo 18 anni e grazie all’esame del DNA, Kamiyah Mobley è stata ritrovata. La vicenda è stata raccontata dalla polizia di Jacksonville, in Florida, che però ha omesso il nome attuale della ragazza che si trova ancora in stato di shock dopo aver appreso la verità sulla “madre”.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, poco prima del rapimento la bimba era in braccio alla madre Shanara, all’epoca 16enne. Poi nella stanza è entrata un’infermiera che, dopo aver toccato la fronte della neonata, ha detto alla ragazza che l’avrebbe fatta visitare perché sembrava calda. “Gliela riporto entro 20 minuti” ha detto prima di uscire dalla stanza e sparire con la piccola. Inutili furono i tentativi da parte della polizia di ritrovare la bambina. Non esistevano foto di lei dal momento che era nata da poche ore, inoltre all’epoca nell’ospedale era presente una sola telecamera di videosorveglianza che purtroppo quel giorno era guasta. Furono seguite diverse piste e oltre 2 mila segnalazioni, ma di Kamiyah non c’era più traccia.
Nonostante non avessero mai trovato la donna che aveva rapito la piccola Kamiyah, la polizia ha sempre creduto che la neonata fosse stata rapita “casualmente”. La donna che si è spacciata per infermiera si trovava all’interno dell’ospedale da diverse ore ma grazie al suo abbigliamento, che include anche una tessera di riconoscimento, è passata inosservata. “Evidentemente era alla precisa ricercata di un bambino da rapire – conclusero – Ha preparato il piano con grande accuratezza”. Una volta individuata la sua vittima, la donna ha fatto credere al personale di essere una parente per potersi avvicinare indisturbata alla madre, a cui ha invece detto di essere un’infermiera.
La svolta è avvenuta nelle ultime settimane grazie ad una segnalazione al Centro Nazionale dei Bambini Scomparsi, di cui però non è stato reso noto il contenuto. L’informazione è stata passata alla polizia che ha avviato un’indagine nello Stato della Carolina del sud che ha portato gli agenti a bussare alla porta della 51enne Gloria Williams, che viveva assieme ad una 18enne afroamericana. La donna è stata trattenuta fino all’arrivo del test del DNA che ha confermato la vera identità della giovane. La ragazza è letteralmente caduta dalle nuvole quando ha scoperto che la donna che l’ha cresciuta e che lei considerava la sua mamma, era in realtà la donna che l’aveva rapita quando era solo una neonata. A lei ora la possibilità di riunirsi con la sua vera madre, il padre e i 3 fratellini.