Il 22 novembre 1963 il presidente degli Stati Uniti Jhon Fitzgerlad Kennedy fu assassinato. A quanto sappiamo ufficialmente, l’omicidio sarebbe avvenuto per mano di Lee Harvey Oswald, tuttavia numerose sono le teorie in contrasto con questa versione.
Gran parte degli americani è convinta che si sia trattato di cospirazione. Ad alimentare queste supposizioni complottistiche hanno contribuito alcuni libri e in particolare il film di Oliver Stone ” Jkf – Un caso ancora aperto” , uscito nel 1991. Secondo Stone l’omicidio di Kennedy sarebbe stato progettato da Cia, Fbi e Pentagono, in collaborazione con la mafia americana e alcuni cubani oppositori di Castro. Il fine dell’assassinio sarebbe stato quello di portare avanti la guerra in Vietnam, a vantaggio dei fornitori di armi e delle gerarchie militari.
Nel 1992 fu varata una legge volta a mettere a tacere le teorie complottistiche alimentate dal film di Stone. La legge aveva consentito la diffusione di alcune pagine dei file inerenti la morte di Kennedy, bloccando però le restanti, per 25 anni. Il termine della secretazione scadrà il prossimo 26 ottobre. Trattasi di circa 3100 file, contenti uno dei più grandi misteri della storia degli Stati Uniti d’America.
Il presidente Donald Trump, ha dichiarato in un twitter la sua intenzione di divulgare i file inerenti l’omicidio, precisando però che dovrà prima acquisire ulteriori informazioni.
Subject to the receipt of further information, I will be allowing, as President, the long blocked and classified JFK FILES to be opened.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) October 21, 2017
I documenti in questione sono stati creati per la maggior parte negli anni sessanta e settanta,tuttavia ve ne sono alcuni degli anni novanta. Questi file sono stati redatti soprattutto dalla Cia, che si è mostrata preoccupata della divulgazione. Il timore sarebbe quello di rivelare un lavoro dell’intelligence relativamente recente. L’ex consigliere della campagna di Trump, Roger Stone, nonchè coautore di un libro sulla morte di Kennedy, ha dichiarato : ” Una buonissima fonte della Casa Bianca, non il presidente, mi ha detto che la Cia, specificatamente il direttore Mike Pompeo, sta premendo sul presidente perché non diffonda quei documenti”. Secondo lui la vera motivazione della Cia sta nel fatto che i file mostrerebbero che Oswald è stato messo in azione proprio dall’intelligence americana.