Il Gran Premio del Brasile è stato certamente favorevole per la Ferrari, con Sebastian Vettel che è tornato sul gradino più alto del podio davanti a Bottas e all’altro ferrarista, Kimi Raikkonen. Tuttavia si è trattato di un successo parziale, poiché la matematica aveva già assegnato nelle gare precedenti il titolo costruttori alla Mercedes e il mondiale piloti a Lewis Hamilton. Dopo la gara sudamericana, ai microfoni di Radio Rai è intervenuto Flavio Briatore che, nel tracciare un bilancio sulla stagione 2017 di Formula 1 della Ferrari non è stato tenerissimo con i due piloti Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen che, secondo il manager piemontese, avrebbero non poche responsabilità nella mancata vittoria dei titoli iridati da parte della scuderia italiana.
Partendo dalla corsa brasiliana, Briatore non ha negato che quella di Vettel sia stata una “bella vittoria”, ma subito dopo ha sottolineato come, di fatto, a Interlagos il “cavallino rampante” abbia gareggiato senza il suo principale rivale, Lewis Hamilton che, partito dai box, è stato protagonista di una grande rimonta, ma non avrebbe mai potuto competere per il gradino più alto del podio. Insomma un successo ridimensionato dall’ex direttore esecutivo della Renault, il quale ha colto l’occasione per trarre un bilancio sull’annata vissuta dal team italiano, dicendo chiaramente che ad un certo punto del campionato la Ferrari avrebbe potuto dare un colpo decisivo alle speranze di primato della Mercedes, non riuscendo però a farlo.
Secondo Flavio Briatore, infatti, le “rosse” avrebbero perso mondiale costruttori e piloti non tanto per i problemi di affidabilità che nel corso di una stagione possono capitare, ma a causa degli errori strategici dei due piloti soprattutto al Gran Premio di Singapore. L’imprenditore piemontese ha apertamente bacchettato Vettel e Raikkonen per la disastrosa partenza, dicendo che quando una scuderia lotta per l’iride deve, in sostanza, avere maggiori capacità di calcolo, lasciando passare gli avversari (Verstappen in quel caso) in determinati momenti delle gare, puntando poi a recuperare nel corso della competizione, oppure portando comunque a casa dei punti importanti in prospettiva mondiale. Invece a Singapore né Vettel e nemmeno Raikkonen hanno alzato il piede per consentire al giovane driver della Red Bull di superarli, evitando così la carambola al via che, stando alle parole dell’ex Benetton, ha influito pesantemente sulla sconfitta del “cavallino rampante” nel duello con la Mercedes.
Nello specifico, Briatore ha anche sottolineato le responsabilità del team che avrebbe dovuto avvisare il campione tedesco di evitare di immischiarsi in eventuali bagarre al Via del Gran Premio di Singapore, facendo sfilare chi l’avrebbe attaccato, e cercando poi di risalire la china giro dopo giro. Ma il dirigente piemontese non vede di buon occhio proprio l’attuale coppia di piloti Ferrari, anche in prospettiva futura. Innanzitutto la mancanza di competizione (con il tedesco nettamente davanti al finlandese) non farebbe bene ai risultati del team che verrebbero sacrificati in nome della serenità interna. Ma, su tutti, il manager italiano ha puntato il dito contro Raikkonen, definendolo sì un buon pilota, ma non in grado di ottenere i risultati necessari per consentire alla Ferrari di aggiudicarsi il titolo costruttori.
E così Flavio Briatore ha proposto la sua soluzione: ingaggiare Max Verstappen per avere a Maranello una coppia esplosiva con Sebastian Vettel, con due driver in grado di battagliare sia con la Mercedes sia tra di loro per il campionato piloti e, di conseguenza, pronti ad accumulare punti decisivi anche in ottica costruttori. In generale, però, per l’ex manager della Renault il migliore del Paddock resta Fernando Alonso, definito come “il pilota più forte e consistente che c’è”. E se il “cavallino rampante” decidesse di affiancare Hamilton a Vettel? In questo caso, per Briatore, si tratta di FantaFormula1 perché i due grandi rivali non potrebbero mai convivere nello stesso box.
Patrizia Gallina