Arrestato Igor “Il russo”
Ritrovato in Spagna Igor conosciuto anche come “il russo”. E’ stato arrestato a seguito di una sparatoria. Purtroppo in questa circostanza sono morte tre persone, un civile e due agenti. Igor era stato responsabile di diversi omicidi in Emilia-Romagna l’anno scorso. Era stato accusato dell’omicidio del barista di Budrio Davide Fabbri e della guardia ecologica Valerio Verri a Portomaggiore.
Il ritrovamento
Già da tempo le indagini si erano spostate in Spagna. Quando è stato trovato, Igor, aveva con sé delle armi ed era vestito in uniforme. I due agenti della Guardia Civile morti nel conflitto a fuoco, secondo le prime indagini, non hanno avuto il tempo di sparare per primi. Dalle impronte digitali, secondo quanto appreso dall’Ansa, non ci sarebbero dubbi. Si tratterebbe proprio di Igor.
Le reazioni dei familiari delle vittime e delle istituzioni
La Vedova del barista di Budrio spera che possa finalmente essere fatta giustizia. Hanno parlato anche i figli di Valerio, la guardia ecologica. Si dicono scossi da quanto accaduto, soprattutto perché sono morte altre tre persone. Inoltre ribadiscono come loro padre fosse soltanto un volontario eppure era stato mandato a svolgere un’attività di perlustrazione pericolosa. Il ministro dell’Interno Marco Minniti si è detto soddisfatto per la cattura del killer. Ha espresso il suo ringraziamento nei confronti delle autorità spagnole. Ha ricordato come la collaborazione con il governo spagnolo fosse diventata fondamentale. Una coordinazione che ha reso ancora più unite le due nazioni, Italia e Spagna. Un reparto del Ros, infatti, aveva segnalato dei sospetti su dove potesse trovarsi Igor. Un segnale quindi di come l’investigazione non fosse mai terminata. Importante anche il lavoro svolto dalla procura di Bologna, segno dell’efficienza delle forze armate e degli investigatori. Il ministro ha voluto anche ricordare le vittime, sia italiane che spagnole, e in particolare i loro familiari. Espressioni di cordoglio anche da parte del premier spagnolo Rajoy.
