Disastro Milan! E’ la frase ricorrente di tutti i tifosi rossoneri dopo la sconfitta subita ieri a Verona. Questa caduta non si può definire come una semplice sconfitta, ma come una vera e propria figuraccia, che ha lasciato un segno profondo in tutto l’ambiente rossonero. La stagione rossonera, dopo soli 3 mesi, sta già prendendo una brutta piega. La società, il tecnico e tifosi si stanno interrogando sui possibili rimedi, per limitare almeno i danni o dare una scossa molto profonda
Risulta molto difficile individuare un unico responsabile di questa disastrosa situazione, perchè i colpevoli sembrano tanti. Innanzitutto è doveroso citare la società, rappresentata da Fassone e Mirabelli. Fin dall’inizio ci sono state molte perplessità sulla gestione economica della proprietà cinese e purtroppo la decisione dell’Uefa,di non accettare il voluntary agreement, le ha ulteriormente accentuate. Inoltre la campagna acquisti è stata molto sopravvalutata ,un pò da tutti. Ci sono stati tantissimi acquisti, ma nessuno ha lasciato il segno fino a questo momento. La delusione è arrivata sia dai nomi più prestigiosi, vedi Bonucci, Biglia e Kalinic, ma anche i giovani Silva e Musacchio e Calhanoglu non hanno soddisfatto le aspettative dei tifosi. Un altro componente, che non è riuscito a dare il contributo che tutti si aspettavano, è l’ex allenatore Montella. Dopo il grande lavoro dell’anno scorso, che ha prodotto la vittoria di un trofeo ai danni della Juve, il mister ex Fiorentina non è riuscito a dare il giusto equilibrio alla squadra, rendendola confusa e incerta.
Il disastro del Milan quindi ha tanti colpevoli, ma invece di piangere sul latte versato, urge trovare un rimedio. Non vi è dubbio che mister Gattuso, bandiera del Milan, non ha nessuna colpa e non può essere considerato il salvatore della patria. La sua esperienza è limitata nel calcio di alto livello e vedendo le prime partite, il rischio per lui è di bruciarsi come i suoi ex compagni Inzaghi, Seedorf e Brocchi.
Il Disastro Milan ha una sola soluzione: affidarsi a un condottiero di grande personalità che possa dare una scossa all’ambiente a tutti i livelli: tattico, tecnico e mentale. Il primo nome che è venuto in mente è stato Carlo Ancelotti, il quale però non sembra interessato ad un clamoroso ritorno.
Quindi il candidato ideale è sicuramente rappresentato da Antonio Conte. Il mister pugliese è uno dei migliori al mondo e le sue imprese con Juventus, Nazionale e Chelsea lo dimostrano. Attualmente sembra che ci siano molti problemi con la dirigenza del Chelsea e i tabloid inglesi sono convinti che a inizio 2018 verrà esonerato. Se così fosse sarebbe per il Milan un’occasione imperdibile. Antonio Conte possiede una caratteristica importante, oltre alle doti tecnico tattiche. Il suo punto di forza è la capacità di ricostruire una squadra e ricompattare un ambiente depresso.
Le sue esperienze lo dimostrano pienamente, come ben ricordiamo è riuscito a vincere 3 scudetti di fila nella Juventus, reduce da un settimo posto e dal disastro Calciopoli.Successivamente ha portato la nazionale, che era traumatizzata dal disastro del mondiale 2014, in semifinale agli europei del 2016, persa solo ai rigori con la Germania. Infine l’anno scorso ha vinto lo scudetto nel Chelsea, al suo primo anno in un altro campionato. La squadra londinese ha sconfitto rivali accreditate come il Manchester United di Mourinho e il City di Guardiola, dopo che l’anno prima era finita fuori da tutte le coppe europee arrivando solo al decimo posto. Il suo ingaggio significherebbe ridare credibiltà e prestigio al progetto Milan e regalerebbe fiducia e speranza ai tifosi rossoneri.