Siamo ormai in pieno periodo natalizio, ed è iniziata la marcia d’avvicinamento al cenone della Vigilia quando tra antipasti, succulenti primi, secondi a base di pesce, verdure tipiche e squisiti dolci, quasi tutte le famiglie italiane si riuniranno per trascorrere insieme qualche ora all’insegna della spensieratezza, in attesa della mezzanotte e del tradizionale scambio dei doni. A proposito di tradizione, è fuori di dubbio che il Natale si basi su una serie di abitudini ormai consolidate nel tempo, e tra queste vi è certamente il dolciume natalizio per eccellenza: il pandoro. Eppure, proprio in questi giorni, è emersa una novità legata al cosiddetto Novel Food che propone la celebre pietanza veronese in una versione decisamente “alternativa” e lontana dalla tradizione.
Infatti, tra i regali originali oppure sulle tavole imbandite potremmo trovare il pandoro a base d’insetti, una novità culinaria che porta una firma tutta italiana. Tutto è nato da un’idea di MasterBug, ovvero un foodblogger specializzato non solo nel creare piatti innovativi, ma anche nel cimentarsi con pietanze realizzate con insetti che, come sappiamo, stanno sempre più diventando l’alimento di un futuro nemmeno troppo lontano. E così, ricorrendo alla farina di baco da seta, è nata questa insolita versione dell’amato dolce natalizio. Nel raccontare le modalità con cui è nata quest’idea originale, MasterBug ha rivelato di aver tenuto conto delle ultime linee guida diffuse dall’Unione Europea sul Novel Food che si soffermano soprattutto sul ricorso ad un’alimentazione basata sugli insetti che sono ricchi di proteine e, soprattutto, ecosostenibili. Proprio per questo motivo, a partire dal prossimo anno anche in Occidente verranno commercializzati questi nuovi alimenti che, in altre zone del mondo, già fanno parte della dieta abituale di circa 2 miliardi di persone.
Il foodblogger, così, ha voluto creare la sua “specialità gastronomica”, spiegando che la ricetta che ha seguito per preparare il pandoro è stata quella classica, con farina, burro, uova, latte e farina bianca. A questi ingredienti ha aggiunto anche, nell’impasto, circa il 20% di farina derivante dai bachi da seta d’allevamento, prodotta esclusivamente per l’alimentazione umana. Dopo aver preparato il dolce, MasterBug ha riportato che nell’aspetto è del tutto simile a quello tradizionale, mentre al palato ha un sapore leggermente diverso che ricorda quello della nocciola. Ma, soprattutto, l’ideatore italiano di questa innovativa ricetta ha voluto rimarcare i valori nutrizionali della sua pietanza natalizia, ricordando come la farina ricavata da baco da seta abbia un contenuto proteico e lipidico rispettivamente del 55,6% e del 32,2%, dunque molto più salutare rispetto agli ingredienti tradizionali.
Infine, dopo aver spiegato com’è arrivato alla creazione della ricetta del pandoro a base d’insetti, MasterBug ha guardato al futuro del Novel Food, evidenziando che questo nuovo tipo di alimentazione rappresenta una “fonte di proteine di alta qualità”, seguita già da ben 90 Paesi in tutto il mondo, e costituita da alcuni piatti che vengono già classificati come “pietanze pregiate”. Insomma, non sorprendiamoci se al prossimo cenone o pranzo di Natale troveremo, tra i dolci, un apparentemente e quantomai classico pandoro che, però, presenterà un retrogusto alla nocciola, tipico della farina di baco da seta utilizzata dal foodblogger italiano.
Patrizia Gallina