Spelacchio è il soprannome che è stato attribuito all’albero natalizio di Piazza Venezia a Roma. Il motivo? E’ un abete secco e spelacchiato. Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha affermato che si tratta di una figuraccia internazionale per la capitale d’Italia.
Indagine sulle spese dell’amministrazione
Non è solo l’estetica dell’albero ad aver fatto scaturire critiche. Il Codacons ha anche depositato un esposto. Infatti ha chiesto chiarezza sulle spese sostenute dall’amministrazione per l’abete. Si parla di ben 48 mila euro utilizzati per l’acquisto dell’albero di Natale. Un prezzo che non è passato inosservato. Un risultato davvero misero con i soldi dei contribuenti.
La storia di Spelacchio
Ormai tutti i romani lo chiamano Spelacchio per via delle sue precarie condizioni fisiche, eppure l’azienda che l’ha selezionato dice che era l’albero più bello di tutti. L’abete rosso è partito dal Trentino in perfetto stato di salute, come ribadisce la Magnifica comunità di Fiemme. Gli alberi sono attentamente selezionati e curati. Inoltre già da dieci anni forniscono l’albero di Natale a Roma. I tecnici forestali informano che a tutti gli alberi vengono tagliate le radici e che è la prassi. Questa tecnica fa rimanere in vita l’albero per un mese e mezzo circa. Nel caso di Spelacchio quasi sicuramente il problema è stato un altro. Si ipotizza che ci possa essere stata una complicazione durante il trasporto. Forse non è stato coperto bene e l’abete non ha sopportato lo stress.
Ne parlano anche all’estero
Spelacchio è diventato una star mondiale. Le sue foto hanno fatto il giro di tutto il mondo. Ha suscitato così tanto interesse che anche il The Guardian ha finito col dedicargli un articolo. Il giornale ha definito l’albero “baldy or mangy”. Non si sono fatti attendere i commenti ironici, soprattutto dalla Russia che ha definito il povero abete “toilet brush”, cioè uno spazzolone del water. Il Daily Mail invece sottolinea come tutto ciò sia il simbolo del degrado in cui versa Roma. Tra buche nell’asfalto e spazzatura non poteva certo mancare anche un albero di Natale malconcio.