Viareggio: il Gesù Bambino nero

Viareggio, Gesù Bambino di colore: scoppia la polemica

Un presepe cittadino leggermente insolito rispetto alla tradizione ha scatenato la polemica a Viareggio che, ovviamente, fin da subito è approdata sui social network. Tutto è cominciato con uno sfogo di Elisa Montemagni, consigliere regionale della Lega Nord in Toscana che, quando ha visto che nel presepio tra Giuseppe e Maria campeggiava un bambinello di colore non è riuscita a trattenere tutto il suo disappunto. E così ha pubblicato su Facebook una fotografia della Natività in questione, accompagnata da un lungo post, nel quale ha esordito sostenendo che a Viareggio ormai la tradizione era stata soppiantata dalla “strumentalizzazione”. La rappresentante leghista ha affermato che certamente Gesù simboleggia tutti i fedeli cristiani e che non sono di certo motivo di discussione le modalità con cui viene rappresentato, ma in questo caso il problema è un altro perché si tratterebbe di una scelta dal “fine propagandistico” e basata su quello che sarebbe un finto buonismo.

Elisa Montemagni, dunque, senza peli sulla lingua ha criticato la scelta di inserire una statuina scura nel presepe viareggino al posto della classica rappresentazione del Bambin Gesù. Dopo la pubblicazione dello sfogo su Facebook, la questione da locale è diventata di portata nazionale, con i vari utenti del social network che hanno espresso i rispettivi pareri, e il dibattito in men che non si dica è diventato rovente. Informato della vicenda, è intervenuto Giorgio Del Ghingaro, sindaco del Comune toscano, il quale con un suo post ha voluto chiarire l’intera faccenda.

Il primo cittadino di Viareggio ha spiegato che, siccome qualche “genio” si diverte a rubare costantemente le statuine del bambino, una “anima buona” ha voluto donarne una di colore scuro, nella speranza che finalmente restasse al suo posto. Il sindaco ha sottolineato di non conoscere l’identità del benefattore, ipotizzando che possa essersi trattato di un “ladro pentito” o di una persona controcorrente che ha voluto riempire quel giaciglio vuoto con una figura decisamente lontana dalla tradizione. Dunque, stando alle parole di Del Ghingaro, non si tratterebbe di alcuna propaganda, né di finto buonismo o moralismo.

La questione del Gesù Bambino di colore non si è affatto conclusa qui. Infatti, poche ore fa, sempre su Facebook il sindaco viareggino ha comunicato che, incredibilmente, anche quella statuina è scomparsa dal presepe di Piazza Mazzini, scrivendo letteralmente “si sono fregati anche Gesù Bambino nero”. A questo punto ci si chiede se il responsabile della sparizione sia stato magari un collezionista attratto da quella raffigurazione decisamente rara e insolita, oppure se si tratta di un gesto di protesta e di ribellione alla presenza, in una Natività, di un bambinello eccessivamente fuori dall’ordinario. Qualche che sia il motivo, adesso resta l’amarezza per l’ennesimo atto vandalico che ha privato il presepe comunale del suo Bambin Gesù.

Patrizia Gallina