Fin da quando è stato mostrato al mondo per la prima volta durante il Gran Premio di Abu Dhabi (appuntamento conclusivo della stagione 2017), il nuovo logo della Formula 1 ha scatenato polemiche e soprattutto critiche da parte degli appassionati. Il marchio stilizzato introdotto da Liberty Media in vista del mondiale 2018 non è mai piaciuto ai tifosi che non hanno nascosto come il simbolo precedente fosse decisamente più accattivante esteticamente, ritenendo troppo “semplice” e a tratti banale l’immagine diffusa dai nuovi proprietari del Circus. Ma dalle notizie giunte in queste ultime ore dagli Stati Uniti, sembra proprio che la vita dell’inedito logo della Formula 1 sia destinata ad essere piuttosto tormentata, e che possa addirittura finire in un’aula di tribunale. Proprio Liberty Media, infatti, sarebbe stata accusata di plagio da un’altra grossa azienda americana, la 3M, che già avrebbe incaricato i suoi avvocati di adire le vie legali per far valere i propri diritti.
Infatti pare che il marchio stilizzato presentato nel mese di novembre 2017 da Liberty Media ricalchi fedelmente il simbolo di un prodotto della 3M, ovvero una linea di calze compressive dal nome “Futuro” che, sulle confezioni, riporterebbe una lettera “F” del tutto simile a quella introdotta dai nuovi patron statunitensi della massima disciplina automobilistica. Ricordiamo che la società 3M è un vero e proprio colosso, essendo una multinazionale che vanta un fatturato di circa 30 miliardi annui, con più di 80mila dipendenti sparsi nelle varie sedi dislocate in diversi Paesi. Per intenderci, si tratta della società che gestisce storici marchi come “Post-it” o “Scotch”, inserita in diversi settori del mercato internazionale: infatti oltre a prodotti di cancelleria, si occupa anche di materiale ospedaliero, e di realizzare adesivi e isolanti per l’aeronautica. E tra le varie attività nelle quali è impegnata l’azienda statunitense ci sono anche quelle legate alla commercializzazione di indumenti e calzature. E proprio queste ultime sarebbero diventate l’oggetto del contendere che prossimamente potrebbe anche finire in tribunale.
Infatti i legali di 3M hanno parlato di plagio e di violazione di copyright da parte di Liberty Media che avrebbe riprodotto, per il marchio della Formula 1, la lettera “F” stilizzata che campeggia sui prodotti “Futuro”, nello specifico sulle confezioni di alcune calze compressive. Ad oggi non ci sarebbe stato ancora alcun incontro tra gli avvocati di ambo le parti, ma non è da escludere che questo possa essere organizzato a breve termine, soprattutto se dovesse essere inoltrata ufficialmente la denuncia nei confronti dei patron americani del Circus. A questo punto bisogna attendere come evolverà la vicenda nelle prossime settimane, quando molto probabilmente il destino del tanto contestato nuovo logo della Formula 1 potrebbe essere legato alla sentenza di un tribunale.
Dopo aver appreso la notizia, alcuni appassionati di motori hanno fin da subito sperato in un dietrofront da parte di Liberty Media che, per evitare di arrivare allo scontro con 3M avrebbe magari deciso di ripristinare lo storico marchio della più prestigiosa disciplina automobilistica, mentre qualcun altro ha ipotizzato che questa soluzione possa essere introdotta qualora il network statunitense dovesse perdere la causa con l’azienda dei “Post-it”. In realtà nessuna delle due ipotesi ci sembra percorribile, perché i nuovi proprietari della Formula 1 hanno deciso di introdurre un marchio del tutto nuovo proprio per simboleggiare la fine dell’era di Bernie Ecclestone e l’apertura di una nuova fase per il Circus, obiettivi che verrebbero decisamente ridimensionati con l’eventuale reintroduzione del simbolo del passato.
Patrizia Gallina