Alain Delon nel mirino degli animalisti

Alain Delon chiede soppressione del cane alla sua morte: scoppia la polemica

“Se morirò prima di lui, chiederò al mio veterinario di lasciarci andare insieme”. Sono bastate queste poche parole per scatenare la bufera intorno ad Alain Delon. Il grande attore francese ha rilasciato, di recente, un’intervista al magazine “Paris Match” nella quale si è soffermato sulla sua vita attuale, ma soprattutto su alcune disposizioni in particolare quando anche per lui giungerà il momento di esalare l’ultimo respiro. Da sempre amante dei cani, l’attore francese convive con Loubo, un bel pastore belga Malinois, diventato ormai come un figlio. Niente da eccepire sull’amore verso il suo amico a quattro zampe, ma i lettori – e in particolar modo gli animalisti – si sono scagliati contro l’artista transalpino per la sua volontà che considerano un atto di egoismo, piuttosto che una mossa di “generosità” e affetto verso il suo cagnolino.

Alla rivista francese, infatti, Alain Delon ha dichiarato che ha dato disposizioni al suo veterinario affinché sopprima Loubo, qualora alla sua morte fosse ancora vivo. Da diversi anni, il mitico “faccia d’angelo” del cinema internazionale si è ritirato in una splendida tenuta nella Valle della Loira: i figli vivono ormai lontani e, di conseguenza, il divo transalpino ha trovato conforto e compagnia nel suo pastore belga Malinois e nel gatto Douchy. Durante l’intervista, Delon ha lasciato intendere che, ormai 82enne, sente sempre più vicina la morte: ricordiamo che qualche anno fa emerse come l’attore fosse perseguitato da una forma latente di depressione che l’aveva anche spinto a pensare al suicidio per farla finita per sempre. In questa fase della sua vita, la star del cinema mondiale sta organizzando il momento del suo trapasso, difatti ha raccontato di aver ottenuto l’autorizzazione per essere sepolto nella cappella presente nella sua residenza, insieme ai suoi amatissimi 35 cagnolini.

Ma la maggior preoccupazione che sta affliggendo Alain Delon riguarda proprio Loubo e il suo destino. Deciso a non lasciare da solo il suo fidato amico, l’attore di Sceaux ha chiaramente affermato che, qualora il cagnolino dovesse morire prima di lui, non ne adotterà altri. Il problema, però, riguarda proprio il caso in cui l’animale dovesse sopravvivere al suo attuale proprietario: e proprio a questo punto, Delon ha dichiarato di aver già chiesto al veterinario di effettuare un’iniezione letale alla bestiola per far sì che se ne possa andare via per sempre con lui, rivelando “Preferisco così, piuttosto che sapere che morirà sulla mia tomba con molta sofferenza”.

Le dichiarazioni del celebre attore, se da un lato hanno dimostrato e confermato il suo sconfinato amore per i cani, dall’altro non sono affatto piaciute agli animalisti che hanno interpretato la decisione della star del cinema come un atto di “egoismo”, piuttosto che di amore. Sui social network, infatti, molte persone hanno definito Alain Delon “megalomane”, poiché ha la presunzione di sapere che il suo cane non sarà in grado di sopravvivere alla sua dipartita. Inoltre, tra i commenti più pungenti, c’è stato chi ha proposto, qualora Loubo dovesse morire prima del suo padrone, di “sopprimere” proprio Alain Delon. Insomma, la volontà dell’artista francese di procedere con questa singolare “eutanasia” su un cane che non ha alcun problema di salute, ha acceso il dibattito dapprima in Francia e poi nel resto del mondo, con l’opinione pubblica che si è suddivisa tra coloro che hanno applaudito l’affetto sincero dimostrato dall’ex sex symbol verso il suo amico a quattro zampe, e quelli che invece l’hanno considerato decisamente egoista e anche presuntuoso.

Patrizia Gallina