Il 19 Febbraio sono scomparse 111 studentesse che frequentavano una scuola nigeriana della città di Dapchi. A riportare il rapimento delle ragazze da parte degli jihadisti di Boko Haram è stata la Bbc. Il comandante Abdulmaliki Sumonu ha spiegato ai media internazionali che solo 815 studentesse su 926 sono tornate a scuola ma ha negato la pista del rapimento.
A lanciare l’allarme sono stati i genitori delle studentesse. Secondo alcune fonti le ragazze scomparse sarebbero 51 mentre secondo altre sarebbero 93. Gli jihadisti non si sono fermati di fronte a niente e hanno anche saccheggiato la scuola.
L’attacco di Boko Haram nel liceo di Dapchi
I militanti estremisti hanno fatto irruzione questo lunedì sera nella scuola di Dapchi ma fortunatamente durante il blitz sono riuscite a scappare moltissime persone, tra cui insegnanti e studenti. Inizialmente nessuno aveva capito che alcune ragazze erano state rapite. Quando ci si è accorti della loro mancanza, tutti hanno pensato che erano semplicemente fuggite all’attacco. Solo due giorni dopo la loro scomparsa si è ipotizzato il loro rapimento. Nessuno al momento è a conoscenza del luogo in cui si trovano ora le ragazze. Le autorità negano il rapimento, infatti dichiarano che le ragazze che mancano all’appello si sono solo nascoste in ripari sicuri. Nonostante tutto alcuni genitori dichiarano che non sono tornate a casa almeno 51 studentesse. La Bbc ha anche riportato la testimonianza di una persona che afferma di aver visto un camion che trasportava alcune ragazze.
Questo terribile attacco arriva a distanza di quattro anni da un altro episodio analogo. Infatti nel 2014 furono rapite oltre 270 studentesse nella città di Chibok. Successivamente i militanti dichiararono di averle rapite per venderle come schiave. A seguito di questo caso eclatante si diffuse su internet l’hashtag “BringBackOurGirl”. Tra i sostenitori della liberazione di queste studentesse ci fu anche Hilary Clinton e l’organizzazione umanitaria Unicef.