La tragica vicenda si è svolta ieri 14 gennaio a Sant’Antonino di Susa, Torino. Un signore anziano di 70 anni ha ucciso il figlio adottivo. La vittima aveva 36 anni, i due si trovavano all’interno del loro appartamento quando improvvisamente hanno iniziato a litigare in modo davvero animato, intorno alle 16. Il 70enne, in preda all’ira, ha soffocato il figlio con un cavetto del computer.
L’uomo accecato dalla rabbia potrebbe non essersi reso conto dell’insano gesto che stava compiendo, dopo averlo capito ha subito chiamato le forze dell’ordine. I due erano da soli in casa, la madre della vittima era uscita per fare la spesa. Stando alle prime informazioni sul caso, il 36enne soffriva da tempo di depressione, la coppia non aveva altri figli. Nell’ultimo periodo padre e figlio non riuscivano ad andare d’accordo. Spesso scoppiavano accesi litigi tra loro, però è chiaro che nessuno poteva mai immaginare che l’uomo avrebbe potuto pensare di uccidere suo figlio.
La depressione non era l’unico problema della vittima, soffriva anche di disturbi comportamentali. Da pochi mesi aveva messo un punto definitivo alla sua storia d’amore con l’ex fidanzata, peggiorando la sua situazione psichica. A dicembre era stato addirittura ricoverato a causa dei suoi disturbi comportamentali. Dopo averli allarmati, tempestivo è stato l’intervento dei carabinieri nel luogo dell’omicidio a Torino. Il padre della vittima è stato arrestato.