A partire dal 2022 Venezia sarà protagonista di una vera e propria rivoluzione in fatto di turismo. Infatti tutti coloro che vorranno visitare il capoluogo veneto dovranno effettuare una prenotazione, e non ci riferiamo semplicemente a ristoranti, hotel o pensioni, bensì all’accesso all’interno della città. L’iniziativa è partita dal sindaco Luigi Brugnaro, il quale ha dichiarato che l’obiettivo primario è quello di garantire un maggior controllo ed una gestione più efficace dell’afflusso di turisti.
Dunque verrà varata quella che è stata definita come “prenotabilità degli arrivi e della loro previsione”, per fare in modo che l’amministrazione comunale possa avere un riscontro preciso sul numero di visitatori che si recano nella città lagunare nei vari periodi dell’anno. Inoltre è stata avanzata una proposta che prevede un rincaro della tassa d’accesso rivolta proprio ai turisti: si dovrebbero pagare, infatti, 6 euro per entrare a Venezia nei giorni ordinari, 8 euro in quelli definiti da bollino rosso e addirittura 10 euro nelle giornate da bollino nero.
L’idea è stata inserita nella delibera sul regolamento per l’introduzione e la disciplina del contributo di accesso nella città veneta stilata dalla giunta municipale e sottoscritta dal primo cittadino. Il testo prevede anche alcune esenzioni che dovrebbero riguardare circa 19 tipologie di cittadini, tra i quali rientrerebbero anche i residenti della regione Veneto come aveva richiesto il governatore Luca Zaia.
Brugnaro, per chiarire i motivi che hanno spinto il Comune a proporre questi cambiamenti radicali che mirano a introdurre una sorta di “numero chiuso” per i turisti a Venezia, ha spiegato che lo scopo principale è quello di assicurare a tutti gli abitanti della città lagunare una maggiore e migliore vivibilità. Inoltre si punta, con questa misura, a contrastare il preoccupante fenomeno dello spopolamento, con l’imprenditore di Mirano che ci ha tenuto a sottolineare come questo sia il primo provvedimento concreto avanzato sulla questione.
Si tratta, inoltre, di “delibere quadro” che – a detta del primo cittadino – dopo aver consentito di valutare attentamente i vari periodi di afflusso di visitatori più o meno intensi, potranno sempre essere rivisti e corretti con singoli provvedimenti di applicazione da parte della giunta. Intanto il sindaco di Venezia ha anche annunciato che la nuova normativa è destinata a partire in modalità transitoria già da quest’anno, con uno sconto di 3 euro per tutti sulla tassa d’ingresso. Infine, per il futuro, si punta ad avviare un sistema informatico e una carta unica per tutti i servizi rivolti ai turisti. Insomma, fra tre anni, quando vorremo concederci una vacanza a Venezia, non dovremo dimenticarci di “prenotare” il nostro accesso, altrimenti rischieremo di dover tornare indietro.
Patrizia Gallina