Draghi bozza Dpcm

Draghi, bozza del nuovo Dpcm: rischio di terza ondata e lockdown

Pronta la bozza del nuovo Dpcm di Mario Draghi, inviata oggi 26 febbraio 2021 alle Regioni. L’approvazione della bozza è prevista tra la serata di oggi e il fine settimana. Il nuovo Dpcm firmato per la prima volta dal nuovo premier sarà valido dal 6 marzo al 6 aprile, includerà quindi anche le vacanze di Pasqua e non prevede un allentamento delle misure restrittive.

Alcune regioni rischiano di cambiare colore, i contagi continuano ad aumentare e questo genera preoccupazione. C’è il rischio di una terza ondata e di conseguenza di un possibile lockdown totale. L’Italia rimane quindi chiusa fino a Pasqua, il divieto degli spostamenti tra regioni attualmente rimane valido fino al 27 marzo, questo potrebbe però essere prolungato. Rientrare alla propria residenza, abitazione o domicilio rimane sempre consentito. Gli spostamenti sono consentiti anche per ragioni si salute, lavoro e necessità. Ci si potrà recare nelle seconde case ma è consentito solo per il nucleo familiare. L’attività motoria all’aria aperta è permessa, restano invece chiuse le piscine e le palestre.

Una sola dose di vaccino per tutti? La proposta di Mario Draghi

Non sembrano esserci speranze per la riapertura dei ristoranti anche a cena. Questi potranno rimanere aperti fino alle 18 in zona gialla, fino alle 22 potranno fare asporto. Solo asporto e domicilio in zona arancione e rossa. Per quanto riguarda il sistema scolastico, sembra che stiano valutando l’ipotesi di lasciare aperti solo gli asili.

Intanto, ieri Mario Draghi ha proposto durante il Consiglio Europeo una sola dose di vaccino per tutti come hanno fatto in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Su Sky Tg 24 l’immunologa Antonella Viola ha fatto sapere che sarebbe un gravissimo errore somministrare una sola dose di vaccino, a detta sua bisogna basarsi su dati certi invece di giocare con la salute della popolazione. L’immunologa ha continuato dicendo che l’efficacia dei vaccini è altissima, bisogna però somministrarli in maniera corretta per proteggere davvero le persone dal virus.