Si è tenuta nella mattinata di oggi 7 maggio 2021 una nuova udienza del processo per l’omicidio di Serena Mollicone. La ragazza di Arce era stata trovata morta a giugno del 2001 tre giorni dopo la sua scomparsa. Massimo Capurso, presidente della Corte d’Assise del tribunale di Cassino, doveva decidere se estromettere il carabiniere Francesco Suprano da processo. Il sottufficiale è accusato di favoreggiamento. Stando all’accusa ha agito per conto dell’ex maresciallo dei carabinieri Franco Mottola. Quest’ultimo è accusato di omicidio volontario e occultamento del cadavere della vittima.
LEGGI ANCHE -> Serena Mollicone, al via il processo a vent’anni dall’omicidio
I legali di Francesco Suprano hanno invocato la prescrizione del reato. Hanno anche contestato il fatto che per gli stessi reati è stato imputato due volte. La corte d’Assise ha però respinto tutte le eccezioni, il carabiniere resta quindi nel processo. Per l’omicidio di Serena Mollicone sono finiti a giudizio l’ex maresciallo Franco Mottola, la moglie Anna Maria, il figlio Marco e l’ex luogotenente Vincenzo Quatrale accusati di concorso nell’omicidio. In tutti questi anni gli imputati hanno sempre sostenuto di essere estranei ai fatti. Il figlio dell’ex Maresciallo, Marco Mottola, si è presentato oggi in aula per la prima volta per assistere all’udienza.
Serena Mollicone uccisa a 18 anni nel 2001, Suprano resta nel processo
Serena Mollicone aveva 18 anni quando è stata uccisa, era scomparsa l’1 giugno 2001. Quella mattina era uscita di casa presto per recarsi in ospedale ma non tornò più a casa dalla sua famiglia. Era stata ritrovata due giorni dopo in un boschetto all’Anitrella, vicino ai rifiuti. Le sue mani e i suoi piedi erano legati con il nastro adesivo, in testa aveva un sacchetto. Secondo l’ipotesi accusatoria l’omicidio sarebbe avvenuto all’interno della caserma dei carabinieri di Arce.