Pavia, il processo arriva dopo 10 anni: la vittima non ricorda più i fatti

PAVIA – Un tassista di Siziano, aggredito nel 2006 da due uomini armati di martello e pistola, non ha ottenuto giustizia a causa di un processo prolungato per 10 anni. La sera del 9 ottobre 2006, l’uomo si trovava in auto con un’amica all’interno di un parcheggio, quando due banditi lo hanno derubato al termine di una colluttazione.

Gli indagati erano i bulgari Stefanov Velizar, di 33 anni, e Ruseve Vasil George, di 31 anni. I due erano già stati condannati a 3 anni i 8 mesi nel 2009 per la rapina, ma gli avvocati della difesa hanno richiesto una verifica formale. La richiesta è stata accolta dai giudici di appello, che hanno ordinato di rifare il processo. Sono però subentrati degli ostacoli: le notifiche sono state inviate ad un indirizzo sbagliato e l’udienza si è tenuta solo ieri.

Durante il processo, il tassista ha dichiarato: “È passato troppo tempo, ho fatto di tutto per dimenticare l’episodio e rimuovere il trauma. Dover ripercorrere l’accaduto è come riaprire una vecchia ferita. Ma soprattutto ho un ricordo troppo vago dei rapinatori”. La deposizione, proprio a causa del tempo trascorso, non è stata più la stessa. Il tassista e l’amica hanno ripercorso i dettagli della rapina, ma non sono riusciti a descrivere gli aggressori. I due imputati sono quindi stati assolti.