Trovato l’accordo con le Regioni per permettere agli italiani di ricevere la seconda dose del vaccino in vacanza. Ad annunciarlo è stato il commissario per l’emergenza Covid, il generale Figliuolo. La richiesta che era stata avanzata nelle scorse settimane è stata accettata, ma ciò dovrà avvenire solo per “motivi eccezionali“.
Vaccino in vacanza, la decisione di Figliuolo
In altre parole, per poter completare il ciclo di vaccinazione nei luoghi di villeggiatura, bisognerà soggiornare in quest’ultimi per un lungo periodo. A spiegarlo è stato lo stesso Figliuolo, che ha quindi chiarito che non si tratta di una necessità, “ma più di uno spot“. Infatti, “laddove per eccezionali motivi dovesse rendersi necessaria la somministrazione della seconda dose a lavoratori e turisti che soggiornano al di fuori della Regione di residenza per un periodo di permanenza congruo questa struttura, qualora informata con adeguato preavviso, è disponibile al riequilibrio delle dosi da distribuire“, ha proseguito il commissario. Quindi, secondo le regole chiarite dal Governo, dovrà essere il cittadino interessato ad informare che soggiornerà in una determinata località per un lungo periodo. In questo modo, ci si potrà organizzare per ricevere la seconda dose in una città diversa rispetto alla prima. Il tutto avverrà attraverso i dati della propria tessera sanitaria e permetterà di ricevere il green pass che attesta il completamento del ciclo vaccinale.
Le regole per ricevere il richiamo in vacanza
La scelta di procedere con questa nuova decisione è data dal fatto che le richieste previste non dovrebbero essere esagerate. Inoltre, l’intervallo di tempo tra la prima e la seconda dose, sia dei vaccini con Rna messaggero (Moderna e Pfizer), sia per AstraZeneca e J&J dovrebbe permettere tale procedura senza problemi. Sulla questione, il quotidiano Il Corriere della Sera scrive: “l’indicazione di massima sarebbe quella di identificare una permanenza non inferiore alle 2 settimane ma si deciderà nelle prossime ore. Il commissario ha dato margine di manovra alle regioni ma ha indicato l’eccezionalità della procedura. Significa che non si tratta di un diritto garantito a tutti: è necessario fermarsi in un luogo di villeggiatura per un tempo sufficiente e non essere di passaggio“.
La decisione, al momento, riguarda solo i turisti italiani. Per quelli provenienti dall’estero, invece, la situazione è ancora in stand-by.