L’inizio della scuola è previsto tra poco più di due settimane e ciò che preoccupa di più è l’emergenza trasporti. L’allarme, lanciato dai presidi degli istituti scolastici e dai sindacati, riguarda soprattutto la capienza dei mezzi di trasporto e la mancanza di personale adibito.
Inizio della scuola ed emergenza trasporti: il punto sulla situazione
In particolare, l’emergenza riguarda le direttive emesse dal governo. Secondo gli ultimi dpcm, si tornerà a scuola al 100% della capienza totale e tutto il personale scolastico dovrà essere in possesso del Green Pass. In questo modo si può garantire una maggiore sicurezza agli studenti che, però, viaggeranno su mezzi nei quali non è richiesto il famoso certificato verde. Una sorta di “liberi tutti” che spaventa, e non poco, soprattutto per la mancanza di mezzi di trasporto nelle ore di punta. Per questo motivo, si pensava a un ritorno degli ingressi scaglionati, idea che però i presidi di tutta Italia stanno ancora valutando. “Se dobbiamo farli, anche quest’anno, dobbiamo saperlo prima perché non possiamo organizzarci all’ultimo minuto“, ha dichiarato Maurizio Franzò di Anp Sicilia.
La proposta di Trenord e di Milano
Il nodo trasporti riguarda, soprattutto, il nord Italia e le grandi città metropolitane. Così, mentre Trenord sta valutando di implementare il servizio negli orari di punta utilizzando i convogli che saranno eliminati nelle ore meno calde, ci sono altre città che si trovano in seria difficoltà. Soprattutto data la capienza all’80% indetta dal governo. Così, sarà necessario affidarsi alle ditte dei privati per far fronte all’emergenza e garantire una maggiore sicurezza agli studenti delle scuole. “Continueremo a potenziare le linee con maggiore flusso di utenti con 200 bus in più. Inoltre metteremo in campo ancora 120 navette “punto – punto” che favoriranno la mobilità di alcuni istituti particolarmente frequentati“, ha dichiarato l’assessore alla mobilità di Milano, Marco Granelli. Una situazione, dunque, che è destinata ad evolversi nelle prossime ore, con i sindacati che reclamano i mancati finanziamenti previsti per il potenziamento del trasporto pubblico.