A Castelfranco Veneto è stato risolto il giallo relativo alla morte di Serena Fasan. Il corpo della farmacista 37enne era stato trovato esanime nella sua abitazione. A nulla erano valsi i soccorsi da parte del compagno, che aveva scoperto il cadavere.
Morte Serena Fasan, i risultati dell’autopsia
L’esame autoptico, svolto nelle scorse ore, ha svelato le cause che hanno portato al decesso della donna. Si è trattato, infatti, di cause naturali. Forse è stato proprio un malore quello che ha sorpreso la 37enne, che non è riuscita a chiamare i familiari per chiedere aiuto. Il suo smartphone era stato ritrovato poco distante il suo corpo, forse a causa di un ultimo tentativo da parte della farmacista. Il medico legale Alberto Furlatto, che ha eseguito l’autopsia, ha inoltre analizzato i segni trovati sul collo di Serena Fasan. Molto probabilmente corrispondono a un tentativo di salvarla da parte di qualcuno non esperto. Da subito, infatti, era stata esclusa una tentata rapina finita male, dal momento che sulle porte non erano presenti segni di effrazione.
La vicenda della farmacista e il suicidio dello zio
Cosa abbia causato il malore della farmacista non è ancora noto poiché bisognerà aspettare l’esito degli esami sugli organi interni e del test tossicologico. Dunque, l’attesa per avere una risposta definitiva si protrae, ma l’unica certezza è data dal fatto che Serena Fasan non è stata vittima di un aggressione. Il padre della 37enne aveva intuito che qualcosa non andava dal momento in cui non riusciva a mettersi in contatto con la figlia. Così il compagno si è subito recato nella loro abitazione, facendo la tragica scoperta. La sua vicenda aveva sconvolto l’intera comunità di Castelfranco Veneto dove viveva con la figlia di un anno, che in quel momento si trovava in casa. Il dolore per la morte della giovane era stato talmente difficile da affrontare che, poche ore dopo, lo zio aveva scelto di suicidarsi.
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