Federico Lugato

Federico Lugato, si fermano le ricerche: “Potremmo non trovarlo mai”

Sospese, almeno per ora, le ricerche di Federico Lugato, il giovane 39enne originario di Mestre e residente a Milano, scomparso il 26 agosto 2021.
Di Federico si è persa ogni traccia, dopo essere partito da Pralongo di Forno di Zoldo intorno alle 9 per una passeggiata alla baita bivacco Angelini.

Federico Lugato: le dichiarazioni della moglie

La moglie Elena Panciera ha scritto su Instagram: “Ci prendiamo una pausa. Abbiamo fatto tutto il possibile per trovare Federico. Abbiamo bisogno che la natura faccia il suo corso e di lasciare respirare la montagna“.
Grazie a chi ha partecipato alle ricerche, a chi è fisicamente salito in montagna, a piedi o in volo, a chi ha portato i suoi cani, a chi ha messo a disposizione le sue competenze, a chi è passato per un saluto o un abbraccio. Grazie“, ha concluso.
Devo e dobbiamo prepararci anche alla possibilità più assurda, difficile, dolorosa di tutte. Per quanto noi ci sforziamo, potremmo non trovare mai Federico“, ha concluso straziata la donna.

Numerose dimostrazioni di solidarietà

Sui social sono stati molti gli appelli per ritrovare Federico, anche da parte di personaggi famosi come Mauro Corona e Selvaggia Lucarelli.
Ogni minuto che passa fa spegnere le speranze di recuperare l’uomo ancora in vita. Soccorso alpino, vigili del fuoco, unità cinofile e decine di volontari stanno percorrendo la zona, allargando sempre più il raggio d’azione. Si utilizzano anche i droni, per osservare dall’alto ogni angolo della montagna, i sentieri, come quello dei Cengioni e quello che dal Passo Duran porta a Forcella La Porta.

La raccolta fondi

Per ritrovare Federico si era attivata anche una raccolta fondi su Facebook, con oltre 20.000€ di soldi raccolti.
Federico e io stiamo ricevendo tanto affetto, da amicizie e anche da persone che hanno preso a cuore la nostra storia. Grazie, rendiconterò tutto con trasparenza“, aveva dichiarato Elena.
L’obiettivo? Quello di sostenere pasti e pernottamenti delle persone che vogliono aiutare nelle ricerche.
Ci mettono già le gambe, gli occhi, la voce, il cuore” spiegava la moglie.
I fondi serviranno anche a finanziare eventuali consulenti tecnici, informatici, unità cinofile a supporto di quelle già presenti.
I fondi in eccesso verranno donati al Soccorso Alpino, i cui volontari si stanno prodigando nelle ricerche” aveva concluso Elena.