Federico Lugato

Federico Lugato, appello su Facebook: la moglie non si arrende

Cresce la mobilitazione per trovare Federico Lugato, il giovane 39enne originario di Vicenza scomparso durante un’escursione a Forno di Zoldo sulle Dolomiti Bellunesi.
Elena Panciera, moglie dell’uomo, da una settimana partecipa con coraggio alle ricerche.
Io non voglio neppure pensare al peggio. Devo credere che lui sia ferito e che ci stia aspettando: lo troveremo“, afferma Elena.
Sono molte le persone che si sono messe a disposizione per aiutarci a cercare Federico, speriamo che questa sia la giornata della buona notizia” afferma in un video pubblicato su Instagram.
Per ora l’unica speranza arriva dal telefono di Federico, intercettato con un debole segnale.

Federico Lugato: l’appello della moglie su Facebook

La moglie dell’uomo ha diffuso il suo appello su Facebook e ha fatto partire una raccolta fondi per sostenere le ricerche, raggiungendo già 17 mila euro.
Mio marito è partito da Pralongo di Forno di Zoldo, in provincia di Belluno, giovedì 26 agosto, di mattina (intorno alle 9) per una passeggiata alla baita bivacco Angelini. Da allora non abbiamo sue notizie, lo stiamo cercando. Sto raccogliendo fondi per finanziare pasti e pernottamenti di persone che ci vogliono aiutare nelle ricerche; consulenze informatiche, legali e tecniche. Eventuali fondi in eccesso verranno donati al Soccorso Alpino, i cui volontari si stanno prodigando nelle ricerche”.
Le ricerche si stanno concentrando nella zona della Val Pramper, dove si trova l’ultima cella agganciata dal telefono cellulare di Lugato.
Noi ovviamente continueremo a oltranza”, ha spiegato la moglie.

Numerose dimostrazioni di solidarietà

Sui social sono molti gli appelli per ritrovare Federico, anche da parte di personaggi famosi come Mauro Corona e Selvaggia Lucarelli.
Ogni minuto che passa fa spegnere le speranze di recuperare l’uomo ancora in vita. Soccorso alpino, vigili del fuoco, unità cinofile e decine di volontari stanno percorrendo la zona, allargando sempre più il raggio d’azione. Si utilizzano anche i droni, per osservare dall’alto ogni angolo della montagna, i sentieri, come quello dei Cengioni e quello che dal Passo Duran porta a Forcella La Porta.

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