Nuovo arresto per Chafik El Ketani, il 32enne responsabile di aver provocato, nel 2010, la morte di 8 ciclisti in un incidente mortale avvenuto nei pressi di Lamezia Terme. L’accusa per lui è la stessa, ma il fatto è avvenuto lo scorso 6 settembre.
Incidente mortale a Lamezia: la dinamica secondo gli inquirenti
L’uomo, di origini marocchine, ha provocato la morte di un suo connazionale, il 31enne Nouredine Fennane. A bordo della sua Toyota Corolla, El Ketani stava guidando sulla SS 280 in direzione Catanzaro quando, a causa dell’alta velocità, ha perso il controllo della sua autovettura. Quest’ultima ha impattato prima contro un muretto per poi finire sul guardrail, provocando il decesso della persona che si trovava con lui. Ricoverato all’ospedale per le ferite riportare a seguito dell’incidente stradale, il 32enne è stato dimesso qualche giorno dopo nonostante il parere contrario dei medici. Questo è poi fuggito facendo perdere le sue tracce. Nel frattempo, le indagini portate avanti dai carabinieri hanno portato alla luce che l’uomo stava guidando sotto effetto di stupefacenti.
Arrestato a Bologna El Ketani, già autore della strage dei ciclisti
Nella serata di ieri, El Ketani è stato fermato nuovamente all’Ospedale Sant’Orsola di Bologna, dove si era recato per sottoporsi ad alcune cure mediche. Infatti, lo stesso aveva intenzione di fuggire verso il Marocco ma, a causa delle sue precarie condizioni di salute, era stato costretto a chiedere aiuto. Così, una volta intercettato dalle forze dell’ordine, è stato emesso per lui un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Si tratterebbe del secondo arresto per il 32enne che già nel 2010 aveva falciato un gruppo di ciclisti sulla strada che da Lamezia porta a Gizzeria. In quella occasione, El Ketani scontò una pena di 5 anni, ma non gli fu imputato il reato di omicidio stradale. All’epoca dei fatti, l’uomo guidava senza patente e aveva compiuto un sorpasso azzardato in un tratto di strada a striscia continua.