Russia

Russia, bomba nella scuola di un convento. Incerto numero delle vittime

Una ragazzo di soli 18 anni, ex allievo dell’istituto, ha fatto irruzione nella zona scolastica di un convento a Serpukhov, 100 chilometri a Sud di Mosca, in Russia, e ha fatto esplodere un ordigno.
Il Ministero dell’Interno conferma che al momento il bilancio segna 8 persone ferite, tra le quali molti bambini.
Secondo le ultime notizie, diffuse dalla Tass, l’aggressore sarebbe ferito e trasferito privo di sensi in ospedale, forse privo ormai di vita.
Uno dei minori feriti è ricoverato per lesioni agli arti, come ha confermato il governatore della regione di Mosca, Andrei Vorobyov.

La tragedia sarebbe avvenuta intorno alle 8:30 di questa mattina, lunedì 13 dicembre.
Evacuati i rimanenti alunni e nel contempo aperta un’inchiesta su quanto successo.

Russia: le dichiarazioni della polizia

Si ritiene che il sospetto sia stato motivato dal suo odio per gli insegnanti e le suore della scuola“, ha detto una fonte anonima.
Le informazioni su altri feriti e altri dettagli dell’incidente sono in fase di chiarimento“, riferisce la polizia russa.
La Tass rivela che il ragazzo aveva da tempo pianificato di attuare l’attacco terroristico durante le preghiere mattutine della scuola, ma ha fatto esplodere l’ordigno fuori dalla sala dopo che non è riuscito a entrare.

Un’altra sparatoria nel mese di settembre

L’episodio di oggi, purtroppo, non è un caso isolato in Russia.
Solo qualche mese fa la tragedia presso l’Università di Perm, dove uno studente è entrato armato nell’Ateneo uccidendo 8 persone e ferendone altre 24.
Lo studente, secondo il sito di informazione 59.ru, avrebbe lasciato un post su Facebook: “Non è stato un attentato terroristico. Non sono membro di organizzazioni estremiste. Nessuno sapeva quello che avrei fatto. Ho organizzato tutto da solo“.
Odio me stesso, ma voglio fare del male a tutti quelli che si mettono sulla mia strada“, continua il giovane.
All’inizio del 2021, sempre in Russia, si è verificata un’altra sparatoria in una scuola in Kazan, dove 9 persone hanno perso la vita.
Dopo questa strage è stata fatta una legge per spostare l’età minima per acquistare armi da 18 a 21 anni.